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Varallo-Sabbia, la doppia beffa dei contributi | LA LETTERA

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Varallo-Sabbia, sull’accorpamento prendono posizione i partiti di sinistra. Ecco il loro di accusa al governo nazionale ma anche all’amministrazione locale.

Varallo-Sabbia, la doppia beffa dei contributi

«A un anno e mezzo dalla data della fusione con Varallo arriva una bella doccia fredda per i sabbiesi, che si ritrovano beffati dal “Governo del cambiamento”. Infatti, giovedì 27 giugno è stato ufficializzato il taglio, da parte dell’attuale esecutivo, dei fondi statali destinati ai Comuni che hanno scelto la strada della fusione. Tagli che vanno dal 20 al 60 per cento. Al momento non sappiamo ancora di quanto sarà “beneficiata” l’annessione di Sabbia a Varallo, anche se attualmente è stato trattenuto il 40 per cento».

I disagi passati

«Facendo un salto all’indietro nel tempo, ricordiamo il motivato malumore degli abitanti di Sabbia, che malgrado avessero votato a maggioranza contro la fusione furono annessi a Varallo  grazie a un referendum che ha visto la partecipazione di soli 1310 elettori dei due comuni sugli oltre 5800 aventi diritto, malgrado da più parti si ritenesse fosse più giusto che votassero solo gli abitanti di Sabbia. In quell’occasione, i due sindaci e le rispettive giunte fecero leva sui circa 12 milioni di contributi che complessivamente sarebbero arrivati in 10 anni per convincere i cittadini di Varallo e Sabbia a votare a favore della fusione (cioè l’annessione), senza tenere volutamente conto di tradizioni, storie e radicamento delle persone».

I disagi attuali

«Oggi, messo di fronte al fatto che si cambiano le regole in corso d’opera e si taglia l’entità  della somma promessa, il sindaco di Varallo cerca di sminuire quanto avvenuto e si dice fiducioso che in futuro i fondi arriveranno comunque. Una presa di posizione che non riusciamo a capire se sia frutto di ingenuità o malafede, di cui prendiamo atto e rispondiamo facendo notare al sindaco che il ritardo del versamento del 2018 nulla a che vedere con il taglio annunciato, che va dal 20 al 60 per cento ed è già messo in atto per il 2019. Che dire : davvero una fortuna che la Valsesia abbia un Governo “amico” a Roma…».
Augusto Luttore (Sinistra per Varallo – Bella Ciao) Giuseppe Iriti e Simone Vallana (La Sinistra  Valsesia-Valsessera)

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