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Varallo si prepara a ospitare la mostra mondiale di Gaudenzio Ferrari

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Il Comune darà un maxi-contributo alla Pinacoteca: 120mila euro

La mostra è in programma per il 2018, ma Varallo comncia a prepararsi. Anche perché si tratterà di un evento di livello internazionale dedicato a Gaudenzio Ferrari, il più celebre artista valsesiano di tutti i tempi. Per l’occasione, Palazzo dei musei cambierà aspetto anche al suo esterno: il rinnovamento e riallestimento delle sale è già avvenuto in questi ultimi anni, adesso si punta sulla loro climatizzazione e sulle facciate.

«La nostra amministrazione – spiega il sindaco Eraldo Botta – ha deciso di stanziare per il recupero delle facciate e dei serramenti dello storico edificio che ospita la Pinacoteca un contributo di 120mila euro che verrà elargito nel 2017 alla Società di Incoraggiamento allo studio del disegno e Conservazione delle opere d’arte in Valsesia. E’ una somma notevole che il Comune mette a disposizione per contribuire all’evento del 2018: la mostra sul Ferrari si prospetta un appuntamento grandioso, che la Regione organizza (si parla di un investimento di un milione di euro, ndr) in collaborazione con la Pinacoteca e i Comuni di Varallo, Novara e Vercelli. Il nostro sarà il comune capofila e dunque deve presentarsi all’altezza del ruolo».

Per accogliere i dipinti del Ferrari che arriveranno dalla National Gallery e da altri musei tra i più importanti al mondo, è stato programmato un altro intervento fondamentale sul palazzo varallese: «Si tratta della climatizzazione delle sale – spiega Botta -, che verrà eseguita grazie all’avvocato Marco De Luca che mette a disposizione risorse proprie».

Non solo: il Comune di Varallo siglerà una convenzione con la Pinacoteca. «Intendiamo sottoscrivere un accordo decennale – aggiunge il sindaco -, attraverso il quale garantiamo 20mila euro per i primi tre anni e 25mila per gli altri sette anni. Il nostro vuole essere un sostegno costante a una delle principali realtà culturali della città e di tutta la Valsesia. Per questo vorremmo che gli altri comuni valsesiani partecipassero. C’è bisogno di mantenere strutture come Palazzo dei musei sul nostro territorio: dove ci sono arte e cultura, c’è turismo e questo è fondamentale per l’economia della nostra valle».

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