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Vinitaly Verona, ci saranno anche i nebbioli

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A lezione di vino nelle scuole di settore piemontesi

Vinitaly Verona, saranno presenti anche le etichette delle province di Vercelli e Biella da domenica 15 a mercoledì 18 aprile

Vinitaly Verona, i protagonisti

Dal Gattinara all’Erbaluce, dal Lessona al Bramaterra, alle Coste della Sesia, sono molte le produzioni che testimoniano una tradizione secolare e che incontrano, oltre al consenso del pubblico, un crescente spazio di mercato anche a livello internazionale”. A sottolinearlo è Paolo Dellarole, presidente della Coldiretti interprovinciale di Vercelli e Biella.

 

I numeri del vino tra Vercelli e Biella

Oggi si contano nel Vercellese oltre 200 imprese con almeno un vigneto e una superficie che sfiora i 200 ettari coltivati a vite; nel Biellese, risultano oltre 200 produttori di uve e oltre 250 ettari coltivati a vite (elaborazioni Coldiretti Vercelli Biella). Dalle uve coltivate nelle due province si ottengono vini di grande prestigio, il più noto dei quali è il Gattinara, peraltro già apprezzato mezzo millennio fa dall’imperatore Carlo V d’Asburgo attraverso i buoni uffici del suo cancelliere, il cardinale Mercurino Arborio nativo, appunto, di Gattinara; altra Docg è l’Erbaluce di Caluso (prodotta con le uve coltivate in provincia di Vercelli e Biella, oltrechè della contigua Torino). E poi, ancora, le doc Lessona, Bramaterra, Coste della Sesia, Canavese. Uno dei vitigni più coltivati è certamente il Nebbiolo, con oltre 120 ettari dedicati nel Vercellese e più di 110 nel Biellese. L’appeal è crescente anche fra i consumatori: lo dimostra la crescita delle enoteche, autentiche ‘oasi del vino’, visto che negli ultimi otto anni si è registrato per questi locali un incremento medio nazionale del 18,9%: e anche nelle nostre province la loro presenza è costante, con 29 esercizi nel Vercellese e 31 in provincia di Biella.

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