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Cronaca

A Pratrivero il mistero dell’incendio nella casa disabitata

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Si segue la pista del dolo per l’alloggio andato a fuoco

Si segue la pista dell’incendio doloso per l’alloggio andato a fuoco tra mercoledì e giovedì della settimana scorsa in frazione Barbero a Trivero. Ma soprattutto il grosso mistero è capire come qualcuno può essere entrato, non sembrano esserci segni di effrazione. Sembra praticamente escluso il cortocircuito. Si tratta di una casa disabitata ormai da un anno: una parte è di proprietà di un’anziana che si trova in casa di riposo e di cui il Comune ha la tutela, un’altra parte invece appartiene ad altre persone alcune residenti fuori paese.

Fatto sta che l’immobile è chiuso senza luce e gas. Le fiamme però hanno distrutto una intera stanza da letto e rovinato quella vicino, anche alcuni mobili hanno preso fuoco. «I danni sono comunque limitati grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco – spiega il sindaco Mario Carli -. Parte dell’immobile è di proprietà di una donna anziana di cui il Comune ha la tutela. Ci stiamo interessando quindi della questione per preservare i mobili che sono stati salvati mettendoli al sicuro».

L’ipotesi più accreditata è che si tratti di un incendio doloso. «Ci sono i carabinieri che stanno seguendo le indagini – riprende Carli che si è recato sul posto al momento dell’incendio -, posso dire comunque che avevamo provveduto a staccare sia luce che gas proprio perchè la casa era disabitata per non rischiare brutte sorprese». Ma purtroppo deve averci pensato qualcuno.

Era passata l’una di notte quando i vicini di casa hanno iniziato a sentire rumori provenire dall’immobile. Si sono affacciati e hanno visto uscire fumo, le fiamme a quell’ora avevano già iniziato a divorare mobili e tutto ciò che trovavano. L’alta temperatura aveva iniziato a rompere i vetri. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Ponzone, oltre a una da Biella, presenti sul posto anche i carabinieri. Ed è a loro che sono affidate le indagini.

I vigili del fuoco si sono fatti strada passando dal balcone che dà sulla via pubblica grazie all’autoscala, una volta entrati hanno iniziato a spegnere le fiamme. Le operazioni di smassamento sono andate avanti fino alle quattro di notte. Una volta che l’immobile era in sicurezza si è proceduto a verificare la presenza di persone all’interno. Ma per fortuna non c’era nessuno.

I carabinieri hanno avviato le indagini del caso. Impossibile che l’incendio sia divampato da solo o a causa di un fulmine, da mesi lo stabile è vuoto e gas ed elettricità sono stati staccati. Si segue la pista dell’incendio doloso. E’ anche possibile che qualcuno abbia trovato ricovero nella casa chiusa e per una disattenzione abbia provocato l’incendio. Ma le fiamme potrebbero essere state anche appiccate da qualcuno appositamente.