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Cronaca

Botte e insulti alla moglie quando non puliva

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Un 41enne della provincia di Vercelli a processo per violenze. Per farle capire le cose le sbatteva la testa contro il muro

Per “educarla” le sbatteva la testa contro il muro. E’ un’assurda storia di violenza familiare quella raccontata alle forze dell’ordine da una donna stanca di subire botte e insulti dal marito. Lui, un 41enne della provincia di Vercelli, faceva così per farle entrare in testa le cose. E lo faceva ogni volta che lei non rimetteva a posto le cose o quando lasciava delle briciole a terra.

Le violenze non erano solo fisiche, ma anche verbali: «Puoi andartene quando vuoi, tu e i tuoi quattro stracci» le diceva l’uomo per umiliarla. La donna ha raccontato alle forze dell’ordine che il marito è diventato così dopo la nascita del primo figlio: prima c’era solo qualche normale litigio, poi si è arrivati alle botte. E’ poi nato un secondo figlio, ma le cose non sono cambiate. Tanto che dopo sei anni di matrimonio lei ha deciso di chiedere la separazione e di denunciarlo. Ha denunciato i pugni, i calci, le tirate di capelli e quei pizzicotti così forti da lasciare il segno. Non risparmiava le botte nemmeno quando era incinta. La donna si è recata anche due volte al pronto soccorso, per un dito stortato e un pugno su un orecchio. Ai medici però aveva mentito sul come si fosse fatta male, così come alla famiglia e agli amici. Poi però ha deciso di dire basta.

Il processo sarà a ottobre, ma nel frattempo sono stati ascoltati alcuni testimoni, che hanno parlato di una coppia “normale”.  

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