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Cronaca

Compra auto facendo firmare l’amico disabile: truffa che tocca Maggiora

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Compra auto facendo firmare l’amico disabile: truffa partita da Novara che tocca anche Maggiora.

Compra auto facendo ma le carte le fa firmare da un disabile senza patente

Da una ventina d’anni era senza patente, ma la firma per il finanziamento di un’auto, comprata, a suo dire, per andare al cimitero di Maggiora a trovare la mamma, era sua. L’uomo, che ora è deceduto, in realtà è stato vittima di una truffa, mentre un barista novarese di 43 anni, è stato condannato a due anni di carcere e 400 euro di multa con l’accusa di circonvenzione di incapace. Un reato tutt’altro che raro, anche in caso di anziani e badanti: di recente un caso ha toccato anche la Valsesia. In base a quanto emerso dalle indagini, l’uomo era stato avvicinato dal barista: il quale in più occasioni lo aveva portato in Posta a prendere l’assegno di accompagnamento e la pensione. A un certo punto la vittima era stata portata a comprare l’auto in una concessionaria di Novara.

Un acquisto sospetto

Quando però la finanziaria ha effettuato gli accertamenti sulla firma per la rateizzazione della somma, è emersa la verità. E’ emerso che l’acquirente dell’auto era un malato di “sindrome schizofrenica e dipendenza da alcol” dal 2002, con problemi psichiatrici documentati. I servizi sociali che lo avevano in carico si sono allora rivolti alla procura. Lui sosteneva di aver comprato l’auto per andare a Maggiora sulla tomba della mamma, ma non potendo guidare ciò era impossibile. Più probabile che qualcuno avesse acquistato l’auto a nome suo, ma per usarla per sé. Infatti si è scoperto che la Micra era stata scelta dal barista in accordo con l’amico, socio e amministratore della concessionaria. Altri due indagati, un socio dell’autosalone e la compagna, sono usciti di scena con la prescrizione.
L’accusa aveva chiesto tre anni; l’avvocato difensore l’assoluzione: secondo il legale non c’era un piano per truffare il disabile, ritenuto in grado di prendere decisioni.

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