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Cronaca

Condannati gli sciacalli che specularono sulla bara di Mike Bongiorno

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Il furto avvenne nel 2011 in un cimitero di Arona: ora la Cassazione ha messo la parola fine

Nel 2011 avevano cercato di speculare sul furto della bara di Mike Bongiorno, avvenuto al cimitero di Dagnente ad Arona. Avevano chiamato il figlio, sostenendo di poter avviare una trattativa in cambio di denaro. Adesso la Cassazione ha messo la parola fine sulla vicenda: uno dei due sciacalli telefonici aveva già patteggiato un anno e sette mesi, l’altro è stato condannato in via definitiva a due anni e quattro mesi per il reato di tentata estorsione. La bara del presentatore su poi fatta trovare a Vittone nove mesi dopo: ma i due approfittatori non c’entravano nulla.

Da ricordare che in quei mesi furono numerose le segnalazioni di presunti ritrovamenti di tracce che potevano portare al feretro: anche in Valsesia.

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