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Cronaca

Gasolio nel Sesia, parla autista della cisterna: colpa di auto pirata

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Gasolio nel Sesia, 10mila i litri che si sono sversati nel fiume. Posate delle panne ecologiche, ma gli abitanti della zona nord di Gattinara e Romagnano segnalano miasmi resi ancora più insostenibili dal caldo

Gasolio nel Sesia

Dopo l’incidente che a Vintebbio ha visto rovesciarsi un’autocisterna e, come conseguenza, sversarsi 10mila litri di gasolio nel Sesia, esprime il suo punto di vista il conducente del mezzo pesante. Intanto, nei giorni scorsi, è stata “asciugata” la strada dall’ingente quantitativo di combustibile; il gasolio aveva infatti corroso il manto d’asfalto, e così è stata necessaria la sua ricostruzione, prima fresando la superficie e poi posando la nuova copertura, con il rifacimento della banchina.

I timori per il fiume

Ma superati i disagi alla viabilità, ora sta montando la paura per un danno ambientale che potrebbe essere enorme. Lungo il Sesia sono state posate delle panne ecologiche per contenere il gasolio finito nel corso d’acqua, che scorre proprio vicino al punto in cui è avvenuto l’incidente. Gli abitanti della zona nord di Gattinara e Romagnano hanno segnalato un forte odore di gasolio, con miasmi resi ancora più insostenibili dal caldo. Ampie macchie oleose sono state avvistate galleggiare sulle acque e l’arrivo delle barriere ecologiche potrebbe essere avvenuto troppo tardi. Le barriere galleggianti sono state posizionate poco più a monte del ponte tra Gattinara e Romagnano e nelle rogge all’altezza della Ca d’Assi, nei boschi di Gattinara. Inoltre il gasolio deve aver impregnato anche il terreno del grande prato di fronte al luogo dell’incidente.

L’intervento dell’Arpa

L’Arpa di Vercelli ha realizzato degli scavi per definire i primi interventi di messa in sicurezza di emergenza. È stata intercettata la tubazione, probabilmente destinata allo scolo delle acque piovane, attraverso la quale parte del gasolio sversatosi sul manto stradale è finita nel vicino rio Scalvai, raggiungendo il fiume Sesia. Una volta individuato il punto di recapito della condotta, Arpa ha disposto alcune panne assorbenti nelle vicinanze del canale, per arginare la dispersione degli idrocarburi nel corso d’acqua. Le operazioni di messa in sicurezza di emergenza sono ancora in corso, a cura di una ditta incaricata da Arpa.

La “colpa” di un’auto pirata

La “colpa” di quanto accaduto sarebbe di un’auto pirata. Ecco quanto sostiene M. B. il conducente dell’autoarticolato uscito di strada, che scrive: «Ero io alla guida dell’ autobotte ribaltata a Vintebbio. La versione dei fatti è la seguente: ho cercato di mantenermi in strada perché una macchina sopraggiungeva dal lato opposto ad alta velocità invadendo la mia corsia di marcia. Questo mi ha fatto uscire dalla banchina stradale e conseguentemente perdere il controllo del mezzo». E poi aggiunge in tono sarcastico: «Ringrazio il conducente del mezzo per non essersi fermato e ringrazio anche i conducenti dei veicoli che sopraggiungevano in direzione Serravalle per aver prontamente fatto inversione di marcia visto il danno, senza minimamente curarsi della mia incolumità o cercare, per quanto possibile, di dare una mano. Colgo l’occasione per informare che non sono rimasto contuso nell’ incidente. Ne approfitto per ringraziare i vigili del fuoco intervenuti e la polizia municipale di Serravalle per l’impegno professionale e umano».

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