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Cronaca

Prato Sesia in lutto per l’ex consigliere Pier Luigi Mancini

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Fu tra i fondatori della Pro loco. E’ stato stroncato da un malore a 69 anni

Se n’è andato giovedì, a 69 anni, colpito all’improvviso da un malore che purtroppo non gli ha lasciato scampo: Prato Sesia piange l’ex consigliere comunale Pierluigi Mancini. Figura molto attiva e presente in paese, dove lo si vedeva spesso agli eventi, Mancini si era seduto nei banchi del consiglio con la precedente amministrazione, sempre guidata dall’attuale sindaco Luca Manuelli. 

Era anche uno dei fondatori della Pro loco, costituita ufficialmente nella primavera del 1991.
Mancini era appassionato di tennis; inoltre, in passato si era occupato della gestione del campo di Prato Sesia, fondando un club dedicato e organizzando tornei ed eventi.
Di professione agente di commercio per una nota azienda di salumi, da pochi anni si era ritirato in pensione. Lascia la moglie Rossella, la mamma Ernestina, i figli Riccarda e Lorenzo e una nipotina ancora piccola. Fra i suoi parenti anche il sindaco di Maggiora Giuseppe Fasola, suo cognato.
«Era un’ottima persona, sempre disponibile – lo ricorda il sindaco Manuelli – non lo si vedeva mai arrabbiato. Era invece sempre attento ai bisogni delle persone e si interessava dei problemi di tutti i cittadini, per poi riportarli in comune per potere riuscire a risolverli».

Anche lo storico locale Claudio Sagliaschi lo ricorda con grande stima e affetto: erano cresciuti praticamente insieme. «Era una persona straordinaria, sempre educato e molto disponibile, e la sua scomparsa improvvisa mi ha colpito molto. Per me era un vero amico: ci vorrebbero più persone così al mondo, con la sua sincerità e il suo rispetto. In amministrazione si era assunto un compito molto importante: girava per il paese e ascoltava le persone. Era capace di notare anche le cose più piccole. È stato poi presente insieme a me e agli altri fondatori quando abbiamo firmato l’atto costitutivo della pro loco».
La sua scomparsa è stata ancora più sconcertante perché è arrivata all’improvviso: Mancini era infatti una persona giovanile e prestante, ancora molto in forma. Si è sentito male all’improvviso, vicino a casa, nel tardo pomeriggio. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso, ma purtroppo il trasporto con la massima urgenza e le cure del personale sanitario si sono rivelate inutili. «Proprio pochi giorni fa, come accadeva spesso, mi sono fermato un attimo a chiacchierare con lui – ricorda Sagliaschi – e abbiamo parlato un po’ dei nostri “acciacchi” e di come a volte nella vita basti un pizzico di fortuna o sfortuna a cambiare radicalmente il destino di una vita. Non riesco a credere che solo due giorni dopo lui se ne sia andato».

Di lui rimarrà il ricordo dei suoi compaesani e delle altre persone che hanno avuto modo di conoscerlo, nella vita privata o nell’ambito delle sue attività amministrative: «Sicuramente la sua famiglia sta affrontando il dolore più grande, ma è una persona di cui tutti sentiremo la mancanza – osserva Sagliaschi – una persona davvero a modo che lascerà a tutti un ottimo ricordo. Del resto, non c’è bisogno di lasciare tanto nel mondo. E credo che lasciare un buon ricordo valga molto più di tutte le altre cose».

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