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Cultura e turismo

Gattinara: nessun accordo per la battaglia dell’acqua, che rischia di saltare

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La questione che ha fatto incavolare le compagnie riguarda i tubi

No, molto probabilmente il canevale 2017 di Gattinara non contemplerà la battaglia dell’acqua e delle arance: il destino dello spettacolare momento conclusivo della manifestazione è ancora assai incerto. Sarà invece ricordato per la presenza di molti giovani. Nella riunione che si è tenuta la settimana scorsa, infatti, il comitato non ha modificato di una virgola il nuovo regolamento, le cui norme avevano scatenato la protesta delle compagnie storiche, ma in compenso ha deciso di ripristinare l’antica tradizione di coinvolgere i neo maggiorenni di Gattinara nei Fasulè. E così nei prossimi giorni il comitato guidato da Matteo Sella organizzerà un incontro invitando tutti i giovani gattinaresi che hanno compiuto i 18 anni nel 2016.

Nulla di fatto invece per l’appalto delle maschere, che dopo la defezione delle compagnie, probabilmente non verrà assegnato. «Il regolamento non si cambia – dice il presidente Sella -. Dalla scorsa settimana non ci sono state offerte e le maschere pertanto non sono state assegnate, nemmeno quella dei Fasulè. Per questi ultimi, che in pratica sono un gruppo, pensavamo però di coinvolgere i 18enni di Gattinara. Una volta il gruppo dei Fasulè era formato dai neo maggiorenni dell’annata. Qualcuno si è già fatto avanti, mentre come comitato faremo un incontro nei prossimi giorni per proporre l’iniziativa: chi aderirà farà parte di questo gruppo». Una tradizione che si era modificata con l’introduzione della battaglia e dell’appalto delle maschere.

Anche senza la battaglia il carnevale 2017 sarà comunque un evento di tutto rispetto, che dal 5 febbraio, con il giro delle tabine, fino al 28 febbraio, Martedì grasso e giorno della battaglia, terrà banco in città. Gli appalti delle maschere, Babacciu, Plandrascia e Rancieri (Fasulè), erano andati a monte dopo che il comitato carnevale aveva presentato alcune modifiche al regolamento della battaglia. La questione che ha fatto incavolare le compagnie riguarda i tubi dell’acqua. Con le nuove disposizioni si richiedono manichette flessibili e il cannoncino “libero”, cioè non più fissato a una piantana. Le compagnie, però, sono ormai tutte attrezzate con tubature rigide, già di loro proprietà e collaudate. La modifica del regolamento avrebbe quindi comportato nuove spese. Per questo le aste per il Babacciu e la Plandrascia sono andate deserte, mentre per i Rancieri una compagnia aveva rilanciato. Salvo ritirarsi dopo il parapiglia della serata. Definito con precisione invece il calendario: il 5 febbraio il giro della tabine darà il là alla manifestazione; sabato 18 sarà la volta della fagiolata e della cavalcata; le domeniche 19 e 26 si terranno le sfilate dei carri allegorici; martedì 28, se non si terrà la battaglia ci sarà solo la lettura del testamento con il rogo delle maschere e la veglia di chiusura.

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