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Cultura e turismo

Il record di Luciano: da 70 anni nella banda di Quarona

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«La musica mi dà ancora un grande piacere»

Una vita in musica: pochi giorni fa, in occasione del concerto per Santa Cecilia, Luciano Ugliotti è stato premiato con un targa dal Comune di Quarona per il «pluriennale impegno nel Corpo musicale quaronese e l’assidua partecipazione alle manifestazioni». Un riconoscimento che testimonia l’indissolubile legame che coltiva con la banda del paese (che segue da settant’anni e ne è stato anche direttore) e più in generale con la musica.

Classe 1937, Ugliotti è entrato giovanissimo nel Corpo musicale di Quarona: «Avevo undici anni quando ho fatto il mio ingresso in banda – racconta -, suonavo la grancassa e il rullante. La musica faceva già parte integrante della mia vita, tanto che avevo iniziato a studiare fisarmonica a 8 anni. Da allora non ho mai lasciato la banda, suonando sempre le percussioni, e ancora oggi cerco di dare il mio apporto. Un impegno certo, ma soprattutto un piacere». Della banda quaronese è stato anche direttore, per più di vent’anni: «Era il 1983, l’allora maestro Antonio Oro dovette abbandonare e gli amici della banda scelsero me per sostituirlo. Ho mantenuto l’incarico sino al 2005 quando ho dovuto lasciare dopo essermi fatto male a un braccio, non potevo più dirigere». Luciano Ugliotti ha così passato la bacchetta al figlio Maurizio: «Gli ho dato un solo consiglio: non pretendere troppo e non proporre brani difficili, non siamo professionisti e in banda si va per divertirsi».

Se nella banda Ugliotti ha sempre suonato le percussioni, il suo strumento preferito è un altro: «E’ la chitarra – svela -. Ho imparato a suonarla in parallelo con la partecipazione nella banda, e mi ha dato tante soddisfazioni». Una su tutte è l’aver dato vita a un complesso che fu attivo negli anni ’60 e ’70: «Eravamo “I baronetti” – ricorda -, un quintetto di cui ero voce e chitarra. Abbiamo suonato insieme per dodici anni, nelle balere e nelle feste di tutta la provincia, proponevamo musica da ballo e i brani più conosciuti dell’epoca». Per la chitarra Ugliotti è stato anche maestro di tanti ragazzi dell’oratorio quaronese.

Ugliotti è dal 1974 anche componente del coro Varade del Cai. La passione per la musica l’ha tramandata al figlio Maurizio e al nipote Alessando, che studia al liceo musicale ed è batterista nel gruppo Progression. Le tre generazioni della famiglia Ugliotti hanno suonato insieme (come trio chitarra, sax e batteria) in alcune manifestazioni: «Abbiamo partecipato a diverse “Corride” organizzate in zona, e siamo arrivati primi a Cellio e secondi a Quarona e Valduggia».

L’amore per la musica si traduce anche nell’amore per il proprio paese: Luciano Ugliotti ha infatti dedicato molto del suo tempo alle associazioni di Quarona: «Dove ho potuto ho sempre cercato di dare una mano – conferma -. Ho fatto parte della Pro loco, della Sportiva, del comitato carnevale e del comitato del Vico. Insomma, ho cercato di fare la mia parte». Nella Quaronese ha anche un passato da calciatore: «Ho giocato un paio d’anni, nel campionato di terza categoria. Il mio ruolo era ala destra. Diciamo però che sono stato più bravo come musicista. Sono rimasto legato alla Quaronese e quando posso ne seguo ancora con piacere le partite».

Oggi Ugliotti non ha ancora nessuna intenzione di accantonare la musica: «Sono stato immerso nella musica tutta la vita, e ancora mi dà un piacere immenso. Ora mi sto dilettando con il pianoforte, da autodidatta – conclude -. D’altronde l’ho sempre detto, la musica è una droga sana: avvicina la gente e porta allegria».

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