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”Bene l’esito del referendum, ora una legge elettorale normale”

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A bocce ferme il varallese Luciano Gualdi dice la sua sul risultato delle urne

A bocce ferme, ex consigliere di minoranza del Comune di Varallo, commenta l’esito del recente referendum costituzionale. «Sono soddisfatto del risultato del recente referendum. Personalmente già nel marzo del corrente anno avevo aderito al Comitato del NO (partecipando, fra le altre, anche ad un’Assemblea a Roma) e nel contempo mi ero autosospeso dal Pd.

Con l’Anpi Valsesiano, poi, abbiamo condotto sul nostro territorio una
“buona battaglia” (con un esito finale positivo). Nonostante ciò rimango molto preoccupato per il futuro del Nostro Paese (vedendo anche alcune forze politiche demagogiche e populiste in campo). Sono altrettanto preoccupato  per il presente ed il futuro della Nostra Valsesia (ove, ricordo, nella prossima primavera vi saranno delle importanti elezioni amministrative sia a Varallo, che a Borgosesia ed a Serravalle, oltre che in altri Comuni).

Premesso che comprendo l’amarezza, del dopo 5 dicembre, di alcuni
sostenitori del SI, che in buona fede ritenevano la “revisione
costituzionale” proposta fosse un cambiamento “in meglio”.
Permettetemi, poi, di ringraziare tutti quelli che sono andati a
votare il 4 dicembre. Un bellissimo segnale.

Inoltre, permettetemi anche di ringraziare in modo particolare  quelli
che, anche nel segreto dell’urna, hanno votato NO!

Ora, però, le ferree Leggi della Democrazia imporrebbero, ed
impongono, che alcuni si assumano la responsabilità di aver diviso il
Paese in momenti così difficili e gravi per la Nazione. O mi sbaglio?

Purtroppo, l’Italia e’ una Nazione con grandi problemi, dalla finanza
pubblica dissestata alla poverta’, al lavoro che manca, in particolare
ai giovani, ecc. Quindi, non c’era proprio bisogno di dividere,
appunto,  il Paese con il recente referendum e una ancor piu’ con
l’insana legge elettorale vigente (per la Camera dei Deputati) e di
dare impulso, intorno a certi personaggi mediocri, a tifoserie
arrabbiate, ecc.

Ritengo anche , che ora, sia indispensabile “svoltare”…, ma con buon
senso evitando di cadere nel “baratro” di coloro che gridano e tifano
per il: “tanto peggio, tanto meglio …”  Riflettiamo tutti!!!

Di conseguenza, mi auguro che le maggiori forze politiche, accantonato
il  sempre più opinabile sistema maggioritario, possano  essere
promotrici di una legge elettorale normale (personalmente da sempre
sono per il sistema tedesco) e che si restituisca al più presto voce
ai cittadini, che si  contribuisca a ricostruire la buona
amministrazione, la quale imponga fortemente la separazione della
stessa dall’affarismo politicante di un ceto politico improvvisato e
per lo piu’ incompetente (vedi molti personaggi dell’ultimo
ventennio). Restituendo dignita’ alla Politica ed alle Istituzioni,
senza piu’ sentir parlare di razze padrone di qualunque colore che si
impadroniscono di Amministrazioni e Istituzioni (nel nostro piccolo,
vedere cosa è capitato negli ultimi anni in Valsesia e mi fermo qui…).

Inoltre, ricordo che, sempre nel mio piccolo, ho ritenuto molto
sbagliato il “modo” ed il “merito” della “revisione” della Nostra
Costituzione, così come era stata proposta dal precedente governo
Ribadisco, però, ancora una volta: “Riforme Si, ma di Buon Senso e
nello Spirito, appunto, della prima parte della Nostra
Costituzione”

Quindi, ora vedendo il “bicchiere mezzo pieno” e dunque considerando,
anche in ogni caso, positivo che, in questi mesi, molte persone
abbiano approfondito, oltre che la Costituzione stessa, anche alcuni
delicati “meccanismi tecnici-giuridici-costituzionali” ed al fine che
l’impegno, lo studio, ecc. di tante persone non sia stato vano,
riterrei  utile e necessario, oltre che ad una Nuova Legge Elettorale
alla tedesca, l’elezione popolare, con sistema proporzionale, di una
nuova costituente (che, nello specifico, sarebbe sempre più
legittimata dell’attuale parlamento ad apportare modifiche alle regole
che devono garantire TUTTI).

Detta nuova costituente potrebbe essere formata anche da solo un
centinaio, circa, di esperti che (in un tempo limitato) dovrebbe
lavorare, in particolare, sui temi dei “titoli” che ci siamo trovati
sulla scheda referendaria. Titoli che ritengo erano certamente
condivisibili anche da una maggioranza delle forze politiche, ma
soprattutto dalla gente (al riguardo, da rilevare la grande
indignazione sollevatasi per i quesiti posti sulla scheda – ritenuti,
appunto, fuorvianti, ingannevoli. ecc., poiché articolati/sviluppati,
nel relativo testo, in modo molto pasticciato, ecc. ed anche
pericoloso).  Ovviamente, mi rendo conto, che quanto sopra non può che
essere un mio “auspicio”.

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