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Politica

Elezioni a Trivero, anche questa volta il centrodestra si spacca

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Nessun accordo tra Silvano Civra e Piero Casula, che annuncia: andremo da soli

A Trivero nessun accordo per unire i due gruppi di centrodestra attualmente all’opposizione: i quali andranno quindi al voto divisi, per la terza volta di fila (e le prime due volte sono stati sconfitti…) Tra i gruppi “Progetto per Trivero” e “Uniti per Trivero” la rottura è ormai definitiva. La conferma arriva dal consigliere Piero Casula di “Progetto per Trivero”: «Sì, alla fine abbiamo deciso di proseguire per la nostra strada. Le condizioni poste da Silvano Civra Dano per una alleanza erano improponibili: in caso di vittoria voleva per lui il sindaco e un assessore, oppure il vice sindaco e due assessori. E meno male che continua a dire che lui non ne fa una questione di posti. La verità è che noi adesso diciamo basta con questo mercato delle poltrone». 

Replica Civra Dano: «La generosa offerta al nostro gruppo era di un posto a tavola. Ora, come suo solito sta tentando di buttarla in caciara. Il mio gruppo tenta ancora di approfondire, con Casula ed i suoi, argomenti programmatici per il bene di Trivero. Ad esempio quel Cordar che, grazie proprio al sindaco Clara Mello Rella e al consigliere Casula, concesse a Borgosesia la facoltà di uscire dalla Spa a condizioni da “Golden share”. Condizioni poi, da loro medesimi, negate a Trivero. Se avessero reclamato lo stesso trattamento, nelle tasche dei triveresi sarebbero arrivati circa 3.900.000 euro, così avremmo avuto il palazzetto, mio vecchio progetto, gratis anziché trent’anni di cambiali, un vero calcio alla torta».

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