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Fusione con Sabbia, anche Varallo va avanti tra le polemiche

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I gruppi di minoranza di Varallo e Sabbia vorrebbero attendere

Si mettono in moto le operazioni per la fusione tra i comuni di Varallo e Sabbia. La questione è stata al centro del consiglio comunale di Varallo. Per prima cosa infatti il sindaco, Eraldo Botta, ha dato lettura della lettera a lui inviata dal gruppo di minoranza di Sabbia composto da Marco Masto, Corinne Bedolis e Roberto Marchi, nella quale si chiede di prendere in considerazione il rinvio del punto all’ordine del giorno del consiglio, ovvero la presa d’atto dei risultati della consultazione referendaria del primo ottobre, al fine di permettere una più serena valutazione dell’esito referendario e un ulteriore approfondimento anche in virtù dei contatti che sono in atto tra i comuni della Val Mastallone inerenti a un progetto di fusione. Successivamente il primo cittadino ha dato lettura del testo della mail inviata dal sindaco di Sabbia dove venivano spiegate le motivazioni che hanno spinto lui e il suo gruppo a scegliere di portare avanti il progetto nonostante l’esito negativo registrato nel comune della Val Mastallone dal referendum, ovvero per garantire i servizi essenziali della località e della Val Sabbiola oltre che a provare a rilanciare il territorio.

«Procederemo con l’atto di fusione – ha detto Botta discutendo il secondo punto all’ordine del giorno, inerente all’incorporazione di Sabbia in Varallo -. Sono convinto sia la strada giusta da percorrere. Dal primo gennaio del 2018 Sabbia diventerà una frazione di Varallo. Porteremo avanti l’iter e oggi votiamo a favore per rendere operativa tutta la procedura. Sicuramente l’atto rappresenta una nuova possibilità per il nostro territorio e non dobbiamo perdere tempo. Si tratta di un’operazione che porterà benefici sia al comune della Val Mastallone sia alla nostra città. A Sabbia perché siamo convinti che il mantenimento dell’identità del territorio, in questi tempi, sia possibile soltanto con gli investimenti necessari a mantenere e garantire i servizi essenziali e portarne di nuovi per portare a uno sviluppo e far sì che le persone continuino ad abitare in questo piccolo comune assicurandogli un futuro».

Di altro parere si è dimostrata la minoranza: assente il consigliere Marco Molino, la questione è stata affrontata dal gruppo “ViviAmo Varallo”, rappresentato da Luca Cravanzola, Claudio Francione ed Elisa Astori, che ha spiegato le motivazioni che lo ha portato ad appoggiare la richiesta di Masto, Bedolis e Marchi affinché si lasci ancora del tempo a Sabbia per vedere se sia possibile costituire un’unione tra i comuni della Val Mastallone. «Riteniamo – ha detto Cravanzola – che valga la pena concedere del tempo al Comune di Sabbia per valutare questa possibilità. Per legge il comune di Varallo ha a disposizione 60 giorni prima di dare il via all’iter di incorporazione perché avere fretta e non concedere un tempo di 30 giorni a Sabbia?».

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