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Polemica a Trivero: «Con lo scuolabus ai privati guadagnano tutti tranne le famiglie»

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cantoniere e autista

Il provvedimento ha incontrato l’opposizione di “Progetto per Trivero”.

Cambiano gli orari di entrata e uscita alle scuole primarie del Triverese. Ed è subito bufera, con l’opposizione di “Progetto per Trivero” che attacca “una scelta che favorisce i privati a discapito dei cittadini”.

Il nuovo orario, come annunciato dall’amministrazione, è stato pensato soprattutto per ottimizzare il nuovo servizio scuolabus, che da quest’anno è gestito da un ditta esterna, la Baranzelli. Questi, nel dettaglio, gli orari di lezione nei vari plessi della zona. A Ponzone da lunedì a giovedì l’orario sarà dalle 8 alle 15.30 con pausa mensa, il venerdì dalle 8 alle 12. A Pratrivero invece si andrà a scuola dalle 8.15 fino alle 15.45 dal lunedì al giovedì con pausa mensa, mentre il venerdì orario ridotto dalle 8.15 alle 12.15. A Ronco invece orario ancora diverso: dalle 8.30 alle 16.15 con pausa pranzo dal lunedì al mercoledì, mentre giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Invariati gli orari per la scuola primaria di Soprana.

Un assetto che secondo l’amministrazione darà maggiore efficienza a tutto il sistema fatto da scuola e relativi servizi.

Di tutt’altra opinione i consiglieri Piero Casula e Lidia Villanova: «L’attuale amministrazione comunale – scrivono in un comunicato – ha ottenuto un nuovo record, purtroppo negativo: ha perso il servizio dello scuolabus, nel senso che lo ha affidato a un’impresa privata. Così come aveva già fatto per il coordinamento dell’asilo nido, con i risultati che abbiamo visto.

Il trasporto degli studenti è un servizio “elementare” per la gestione di un Comune e per il buon funzionamento delle sue scuole. A Trivero per 50 anni è stato anche un servizio essenziale, considerata la morfologia del nostro territorio, composto da più di 40 frazioni. Il centrosinistra in dodici anni di amministrazione (si fa per dire) si è disinteressato al rinnovo del parco mezzi fino ad arrivare al punto di ritrovarseli entrambi fuori uso durante lo scorso anno scolastico. E così da settembre il servizio farà capo a un privato che ha vinto la gara di appalto che al Comune comporterà una spesa di 50.000 euro all’anno».

Il problema, secondo l’opposizione, è che le famiglie percepiranno costi e disagi, anziché vantaggi. «In questa operazione – sottolineano i due di “Progetto per Trivero” – ci sono tre soggetti: due hanno beneficiato e uno ci rimette. Uno di quelli che hanno guadagnato è certamente l’azienda che ha ottenuto il servizio: addirittura sono stati spostati gli orari delle lezioni, così da agevolare e contenere i costi dell’azienda privata. Il problema è che spostando gli orari (in un plesso le lezioni inizieranno alle 8.30 come nelle università) molte più famiglie, penalizzate, dovranno usufruire il pre e post scuola, servizi che sono a pagamento. E sono appunto queste famiglie il soggetto che viene penalizzato dalla nuova gestione. Il secondo soggetto che invece da questa operazione trarrà benefici è la cooperativa che gestisce il pre e post, dato che aumenteranno sia gli utenti sia le ore. In poche parole, con questo inizio di anno scolastico Trivero perde un servizio fondamentale e semplice da gestire. È ridicolo constatare come l’attuale amministrazione, che costa 80.000 euro all’anno in compensi alla giunta, pensi alle fusioni di Comuni (a macchia di leopardo e senza senso), porti avanti progetti Sprar per gli immigrati (senza nemmeno riuscire, dopo cinque mesi, ad avere tutti e dodici i posti occupati), e al tempo stesso perda, per scelta, un servizio fondamentale come lo scuolabus! Paradossale che nell’amministrazione ci sia anche un’insegnante, che dovrebbe tutelare il sistema scolastico, famiglie comprese. Non si può non constatare che tra i beneficiari di questa “genialata” ci sia ancora una volta una cooperativa, che con l’avvento di queste amministrazioni “sinistre” hanno trovato a Trivero il loro pozzo di petrolio».

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