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Portula, niente Comune unico: «Stiamo bene da soli»

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Il sindaco: «Non ci si deve far incantare dai facili finanziamenti che lo Stato promette in caso di eventuali fusioni tra Comuni»

Il Comune di Portula rimane “single”: l’ente dice no alla fusione e continua a rappresentare una realtà a sé. L’argomento è emerso durante il consiglio rispondendo a una interrogazione presentata dal gruppo di minoranza.

I consiglieri di opposizione Norma Marchi, Antonio Ferrari e Barbara Passuello hanno voluto conoscere l’orientamento politico del Comune nell’affrontare il futuro. In particolare la minoranza di “Portula progetto comune” a fronte del dialogo avviato da Trivero, Mosso, Valle Mosso e Soprana ha cercato di capire le ragioni per cui Portula rimane fuori dal progetto. «Il sindaco di Trivero ha esteso l’invito a partecipare agli incontri anche a Portula – spiegano nella interpellanza – Portula continua a rimanere stranamente assente e silenziosa, isolata e pretenziosamente autosufficiente anche se gli abitanti di Portula per molti servizi gravitano su Coggiola, Pray e su Trivero. La non partecipazione limiterà l’incidenza di eventuali interventi futuri sulle scelte operati da altri riguardanti lo sviluppo del territorio». 

Ma il sindaco Fabrizio Calcia Ros ha spiegato con una lettera le ragioni che hanno portato l’amministrazione a rimanere fuori dal progetto fusione. «Ci siamo presentati alle elezioni 2014 con l’intento di amministrare al meglio il nostro territorio – spiega – Fino ad oggi i numeri ci danno ragione: gli investimenti sono stati numerosi e altri sono ancora in corso. Riteniamo che nel nostro piccolo Comune tutti funzioni abbastanza bene grazie all’impegno di amministratori, funzionari e volontariato. Riteniamo che il Comune sia un punto di riferimento per cittadini». Eppure lo Stato promuove le fusioni con importanti contributi per coloro che decidono di unirsi, ma anche su questo punto il primo cittadino osserva: «Non ci si deve far incantare dai facili finanziamenti che lo Stato promette in caso di fusioni nel rispetto anche dell’operato svolto da tutti gli amministratori che hanno lavorato e lottato per avere un’autonomia locale che con la fusione verrebbe meno».

Ma Calcia Ros in questi mesi non si è comunque sottratto al dialogo con i colleghi che stanno lavorando per un Comune unico: «Le motivazioni sono state più volte discusse con un aperto confronto durante gli incontri con i sindaci di Trivero e Coggiola: definire Portula isolata non è corretto dato che il Comune ha sempre risposto agli inviti al dialogo dei Comuni limitrofi e, quando era necessario, ha anche chiesto un confronto».

Il primo cittadino infine non chiude del tutto la porta: «Se in futuro ci saranno cambiamenti significativi e importanti saremo ben disposti e aperti ad accettarli e affrontarli sempre con impegno e determinazione».

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