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GALLERY: in 120 al pic-nic ”in bianco” di Ghemme

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Sono stati premiati i migliori look

Oltre ducento commensali hanno partecipato sabato sera al “Pic nic in bianco”, organizzato dalla Pro Loco di Ghemme e spostato per l’occasione al castello.

La serata è stata accompagnata dalle note dei “20 corde”, trio formato da due suonatori di chitarra acustica con una cantante. Durante l’evento, sono stati premiati “Miss” e “mister” in bianco e la tavola più bella. Ad aggiudicarsi il premio femminile è stata Barbara Milanesi, mentre il giovanissimo Flavio Barbavara, con un look da perfetto lord in bianco, ha conquistato il titolo maschile. Il riconoscimento per la tavola più bella è stato invece assegnato a un gruppo formato da circa una ventina di persone, provenienti da fuori paese.

Alla base del “Pic nic in bianco” ci sono alcune semplici regole: la prima, ovviamente, è vestirsi di bianco. Secondariamente, occorre portare da casa tovaglia (anch’essa bianca) e stoviglie, rigorosamente non monouso: no, quindi, a plastica o carta, mentre sono ammessi vetro, ceramica e altri materiali duraturi. Tutti i partecipanti sono poi invitati a dare sfogo alla fantasia e al gusto, curando l’allestimento della tavola con decorazioni e badando anche all’estetica degli alimenti, anch’essi da portare da casa. «È un’occasione per ritrovarsi – osserva Piero Rossi, vicesindaco e membro Pro Loco – è un pic nic curato fin nei dettagli: anche i piatti da portare sono molto raffinati». Il sodalizio ghemmese organizza l’evento da cinque anni: già l’anno scorso, purtroppo, il maltempo li aveva costretti a spostarlo dal Cavenago al castello. «Lo spostamento ha creato qualche disagio – spiega Rossi – e sicuramente l’ambientazione non è la stessa rispetto al Cavenago, ma comunque non ci sono stati problemi».

 Il prossimo appuntamento curato dalla Pro Loco è fissato per giovedì 10 agosto, con “Calici di stelle”, anch’esso in programma al Cavenago, ma all’interno. «In genere si degustano vini, accompagnati da piattini vari, come gorgonzola, salame, crema di formaggio – annuncia Rossi – ci dovrebbe poi essere uno scambio di prodotti con un’altra zona. È un’occasione per assaggiare vini diversi da quelli che si degustano abitualmente».

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