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A Borgosesia la ”sgasata” delle moto per dire addio a Toti

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Davanti al campanile un tabellone fatto di fotografie, disegni e frasi tratte da canzoni. Al braccio gli amici avevano il lutto rosso. 

Martedì una folla di amici ha voluto dare l’addio a Antonio “Toti” Santomauro, il 16enne morto insieme a Erik Dimino lunedì scorso nel tragico incidente stradale accaduto a Mandello Vitta. Nel giro di soli quattro giorni, Borgosesia ha avuto per due volte la chiesa parrocchiale piena di giovani in lacrime, che salutavano un loro giovane amico che non c’è più. Prima dell’inizio del funerale, i compagni di scuola si sono radunati accanto al campanile, esponendo un grande striscione con affisse fotografie di “Toti” scattate nei mesi scorsi con la famiglia, con i compagni di scuola e gli amici di Borgosesia, Gattinara, Prato Sesia, Ghemme, Foresto e Comignago. C’erano selfie e immagini che rappresentavano momenti di felicità della vita del ragazzo, assieme a frasi tratte da canzoni e disegni. Ad accompagnare il momento, la musica di Sfera Ebbasta, tanto amato dal 16enne. Di fronte al cartellone un tavolo con fiori e una tela su cui i passanti potevano testimoniare la propria presenza.

Poi il carro funebre è arrivato facendosi largo tra la folla commossa. Dopo aver ricevuto la benedizione, il feretro ricoperto di fiori bianchi e rossi ha fatto il suo ingresso in chiesa accompagnato dai parenti e da molti amici. Tanti presenti hanno voluto esprimere il loro dolore indossando almeno un indumento di color rosso: c’erano persone con una benda rossa al braccio, altri si sono presentati con maglie o pantaloni rossi. Un passaparola fatto girare prima della funzione per fare un omaggio a “Toti” e al suo colore preferito. A rompere il silenzio è stato il parroco don Ezio Caretti: «Sono momenti di dolore e di silenzio, momenti in cui le parole possono sembrare vuote, ma vi sono vicino. Non riusciamo a riportare in questa terra Antonio, ma la cosa che possiamo fare è vivere insieme questo momento difficile. Cara mamma e cara famiglia, nessuno vi lascerà mai soli. Non prendetevela con il Cielo, Dio non vuole la morte, e ha dei progetti che noi non capiamo. Caro Antonio, fai un buon viaggio».

Il parroco ha voluto rivolgersi anche ai numerosi amici presenti. «Come ho detto durante il funerale di Erik, ricordatevi, cari ragazzi, che la vita è simile ad un fiore, bella, preziosa ma molto delicata. Basta poco per perderla di vista, prendetevene cura». Al termine della funzione, sono stati lanciati in cielo palloncini sempre con i colori rosso e bianco, mentre i presenti hanno accompagnato la benedizione del feretro con gli applausi. Gli amici infine, prima di lasciar partire il carro funebre, hanno voluto salutare ancora una volta “Toti” facendo rombare i loro motorini con una “sgasata” davanti al carro funebre.