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Apre Ideabiella, la fiera del tessile con aziende biellesi e valsesiane

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Da martedì inzia la XXIIª edizione di Milano Unica, il Salone Italiano del Tessile, che si svolge  a Milano.

Da martedì inzia la XXIIª edizione di Milano Unica, il Salone Italiano del Tessile, che si svolge  a Milano.  Ideabiella rappresenta l’appuntamento fieristico internazionale più prestigioso dedicato ai migliori tessuti classici/evergreen di fascia alta. Grazie al contributo dell’imprenditoria rappresentata da Ideabiella, in un segmento particolarmente significativo della tessitura italiana ed europea, l’Italia può, ad esempio, continuare  a presidiare il 1° posto nell’export di prodotti lanieri a livello mondiale.
Presenti aziende tessili biellesi e valsesiane al grande appunbtamento.     Il 2015, sulla base di una ricerca condotta su un campione altamente rappresentativo degli espositori che partecipano alla 75ª Ideabiella, infatti, ha fatto segnare risultati ancora in significativa crescita rispetto al 2015 per i tessuti di lana, ma anche positivi per quelli di cotone, lino e seta. Il fatturato complessivo 2015 risulta in aumento del +4%, soprattutto grazie al positivo andamento delle aziende espositrici italiane, che rappresentano circa l’85% delle 63 aziende che hanno partecipato alla ricerca. Risulta invece stabile l’andamento del fatturato complessivo degli espositori stranieri. «Ancora una volta le nostre aziende espositrici – sostiene Alessandro Barberis Canonico, presidente di Ideabiella – hanno dato un importante, positivo contributo alla tessitura italiana, nonostante l’inversione di tendenza fatta registrare dal settore nel suo complesso. Si tratta di risultati non episodici, ma frutto di un lavoro di lungo periodo che vede il perseguimento dell’eccellenza in tutti gli anelli che compongono le attività aziendali: dalla produzione alla commercializzazione, dal marketing alla comunicazione. Tutto questo  avendo come stella polare la personalizzazione del servizio e la soddisfazione del cliente, che viene raggiunto in modo sempre più capillare a livello mondiale. Non a caso le nostre esportazioni rappresentano i ¾ del fatturato, contro una media nazionale che è del 55 per cento».