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Coggiola chiederà l’Imu anche per le fabbriche chiuse

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Penna: «L’obiettivo è quello di portare a casa i soldi dell’Imu non incassati in questi anni»

Coggiola chiama a rapporto le aziende morose che non hanno pagato le imposte. Nei giorni scorsi in sede di approvazione del bilancio l’assessore esterno Carlo Penna ha puntato il dito sulla necessità di rientrare dei crediti vantati verso i privati. Ed è soprattutto il mancato incasso dell’Imu sui capannoni industriali a ripercuotersi in modo pesante sul bilancio, perché si tratta di cifre non indifferenti.

In particolare, sono l’ex “Bozzalla e Lesna” e l’ex “Lanificio Fila” i due interlocutori con cui l’amministrazione comunale si sta confrontando. «L’obiettivo è quello di portare a casa i soldi dell’Imu non incassati in questi anni – ha spiegato Penna -. Si tratta di un importo che farebbe comodo davvero al bilancio comunale. Per la “Bozzalla” abbiamo avviato una serie di contatti per cercare di arrivare a un accordo almeno per le imposte dovute fino al 2015. Abbiamo avviato anche il confronto con l’ex Fila, che ora si trova in regime di amministrazione straordinaria».

L’assessore al bilancio ha poi puntato il dito contro l’evasione di alcuni cittadini, sempre relativa alle imposte comunali. «Al momento la quota di tasse non pagate si attesta intorno all’8 per cento – ha spiegato -. Si tratta di una piccola parte, che però farebbe sempre comodo per quadrare il bilancio. L’obiettivo è andare ad abbassare l’evasione cercando di stare un po’ con il fiato sul collo a chi non paga». Insomma per tenere i conti in ordine serve il contributo di tutti.