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Grignasco, la Provincia difende l’accorpamento dell’istituto comprensivo

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Scuole: Comune e Provincia ai ferri corti

 Continua a far discutere la sorte dell’istituto comprensivo di Grignasco che dal prossimo anno farà capo al “Curioni” di Romagnano.  «Insegnanti, personale scolastico, alunni e famiglie non avranno più la possibilità di essere seguiti sul posto da un dirigente – commenta il primo cittadino –  e non credo proprio che con questo gesto si ottengano grandi risparmi». Ed ora si attendono notizie in merito alle procedure che condurranno l’istituto scolastico al nuovo “approdo”. «Il consiglio docenti e d’istituto produrrà dei documenti sulla questione e noi faremo una delibera con la quale esprimeremo la nostra contrarietà sulla situazione – annuncia Beatrice -. Dovremo poi attendere gli sviluppi di Provincia e Regione. E’ chiaro però che se altri Comuni del Novarese deliberano e si schierano con la Provincia noi siamo in minoranza. Attendiamo comunque gli sviluppi per capire come procedere».Il sindaco non esclude un’eventuale procedura legale. «Mi preme fare anche una verifica con i legali – conclude Beatrice – per fare eventualmente ricorso dal momento che il nostro istituto è a norma di legge».

Intanto la Provincia di Novara rende nota la sua posizione attraverso le parole della consigliera delegata all’istruzione Emanuela Allegra che replica a Beatrice: «Il percorso relativo al dimensionamento scolastico delle scuole del Borgomanerese e della Valsesia-Novarese è partito la scorsa primavera ed è stato condiviso con gli amministratori locali. Possiamo comprendere la posizione politica del sindaco di Grignasco che critica una scelta necessaria, costruita sui numeri di ciascuna scuola nell’ottica di una significativa riduzione dei costi gestionali e di risolvere la situazione di Borgomanero, che aveva una maxi direzione didattica con circa 1600 alunni, eccessiva per le linee guida imposte dalla legge regionale».

Un dimensionamento utile dunque a ridurre le spese di gestione ma per gli alunni, sottolinea la Provincia, non cambia nulla. «Per gli studenti e le studentesse nulla cambia – precisa Allegra -. Le posizioni di Beatrice sono determinate dal volere a tutti i costi l’autonomia diGrignasco già messa a rischio dai numeri attuali. L’istituto comprensivo “Giovanni XXIII” ante-dimensionamento era “precario” avendo poco più di 600 studenti, limite minimo per avere l’autonomia. Grignasco dipenderà quindi dall’istituto comprensivo di Romagnano che ha una sede baricentirca e che coordina tutte le scuole della Valsesia-Novarese: il nuovo istituto comprensivo di Romagnano e Grignasco avrà circa 1200 alunni e un significativo risparmio nelle spese gestionali. Contestualmente sono stati creati due istituti comprensivi a Borgomanero di 1100 alunni ciascuno che comprendono anche le scuole dei Comuni dell’immediata cintura come Cureggio, Boca e Maggiora».