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Il nuovo piano del Gal gestirà 4,5 milioni di euro

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Gli interventi del Gal riguarderanno filiere produttive, turismo sostenibile e servizi culturali ed alla persona.

E’ stato presentato dal presidente Emanuele Ramella Pralungo il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSL) 2014-2020 del Gal Montagne Biellesi. Il presidente Ramella ha spiegato quali saranno i punti principali sui quali si svilupperà, nei prossimi sette anni, l’attività della società. Quali saranno gli obiettivi e le peculiarità dell’attività che verrà svolta: “Il Gal avrà il compito di sviluppare settori alternativi al tessile con la missione di promuoverli in zone con redditività più bassa quali sono le zone rurali e montane. L’obiettivo principale resta quello di creare reti e ricavarne vantaggi. E’ una delle conferme di questa nuova programmazione, che si somma alle novità legate all’estensione territoriale e all’aumento di budget”. Il presidente ha introdotto poi i punti principali su cui si concentrerà l’attività ed ha ripercorso gli ottimi risultati dell’attività 2007-2013 da poco conclusa, introducendo un intervento del passato presidente Mario Novaretti, oggi consigliere. Novaretti ha ribadito come il Gal sia sempre stato un esempio di come: “lavorare insieme, con spirito di servizio nei confronti della collettività, con il grosso risultato di aver speso più di quello che la Comunità Europea ha assegnato in partenza”.

Il nuovo Psl del Gal coinvolgerà 52 comuni e lavorerà con un budget assegnato di 4,5 milioni di euro, che sono quasi il doppio di quanto disponeva nella precedente programmazione. Gli interventi riguarderanno filiere produttive, turismo sostenibile e servizi culturali ed alla persona. Oltre ai bandi per imprese ed enti il Gal finalizzerà sinergie in cooperazione con altri territori Gal piemontesi con dei progetti dedicati (Valsesia, Ossola, Valli di Lanzo e Canavese).

Ad illustrare le linee di intervento, ossia gli ambiti nei quali il Gal pubblicherà i bandi, è stato il direttore Michele Colombo: “Apriremo 18 diversi bandi su tre ambiti specifici e tutti sono nati a fronte di una lunga programmazione e concertazione sul territorio, ascoltando i bisogni e le istanze territoriali. La sintesi del lavoro richiama la riconversione produttiva, tanto che le filiere produttive saranno l’ambito prioritario del Gal che oltre all’agricoltura e le foreste coinvolgerà l’artigianato e il commercio”.
In questo ambito il Gal pubblicherà bandi il cui aiuto sarà assegnato in conto capitale per interventi realizzati nelle singole imprese per quanto concerne “accordi di filiera” o “reti territoriali”.
Oltre alle filiere produttive, poi, altro ambito di cui si occuperà il Gal sarà quello legato al turismo sostenibile. Stessa filosofia legata alle reti del precedente, con priorità sulla realizzazione e lo sviluppo di nuovi servizi al turista. Anche qui, come in precedenza, saranno aperte le misure di creazione di impresa per costituire nuove attività. L’ultimo tema su cui si concentrerà l’attività del Gal riguarda infine i servizi culturali ed alla persona. Sarà diviso in due tipologie: una interesserà i servizi alla persona, l’altra il settore culturale. Come target prioritari, in entrambi i casi, ci sarà la valorizzazione della cultura tradizionale territoriale, arti musicali e sceniche, tempo libero e sport ed educazione come ad esempio linguistica ed informatica.
Conclude Colombo: “I finanziamenti per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese per i settori turismo, artigianato, commercio, agroalimentare e servizi culturali alla persona aperti nei vari ambiti saranno erogati sotto forma di premi di insediamento. Saranno inoltre predisposti finanziamenti, a bando, per progetti e attività sviluppati da gruppi di imprese. E questo avverrà nel settore della commercializzazione dei prodotti locali, sviluppo e promozione turistica, studio e sviluppo di nuove tecnologie in ambito forestale e progetti di agricoltura sociale”.

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