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Rima e Rimasco preparano il referendum sulla fusione

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“Troppo piccoli per vivere, troppo antichi per scomparire”. E’ questo lo slogan utilizzato dai Comuni in vista della consultazione popolare di domenica

Domenica i cittadini di Rimasco e Rima San Giuseppe saranno chiamati alle urne per il referendum sulla fusione.  I sindaci Gianni Tognotti per Rimasco e Mario Rosa per Rima San Giuseppe vogliono convincere i cittadini nel votare a favore della fusione. I due Comuni nei giorni scorsi hanno inviato una lettera a tutti i cittadini invitandoli a recarsi alle urne tra due settimane per dare il via alla fusione vera e propria tra i due enti. «I consigli comunali hanno il dovere di promuovere il bene comune e con tale spirito i sindaci e tutti i consiglieri hanno valutato i vantaggi e i problemi derivanti dalla fusione dei due Comuni», viene spiegato.

Si parte da un dato puramente numerico: nel 2010 lo Stato ha dato 137.362 euro per gestire due Comuni, nel 2017 invece lo Stato chiede ai due enti 16.017 euro. Insomma i contributi non arrivano più e mantenere i servizi è sempre più difficile. Il rischio è di continuare ad avere 162 residenti con sempre meno soldi. La fusione non è stata l’unica soluzione ipotizzata in questi anni per far quadrare i conti «Negli ultimi anni le abbiamo provate tutte pur di sopravvivere – fanno notare ancora nella lettera -: Comunità montana, consorzi, Unioni dei Comuni, servizi e personale condivisi, associazioni, ricorso al volontariato, partecipazione a bandi di ogni genere». Ma nulla è cambiato.

Ecco perchè le due amministrazioni sostengono che «la fusione bisogna farla adesso. E’ solo adesso che lo Stato e la Regione Piemonte ci danno 158.681 euro subito, 53.681 euro dal secondo al quinto anno e 68.681 euro dal sesto al decimo anno». Ma non è tutto: «Oltre a importanti risparmi di gestione il nuovo comune disporrà di 836.814 euro, sicuri in più da investire sul territorio. Soldi che avranno una straordinaria ricaduta economica, non capiterà mai una occasione simile».

Se il referendum darà esito positivo, allora potrà nascere il Comune di Alto Sermenza, questo il nome deciso tra una consultazione popolare tra i due Comuni. Bisognerà andare a nuove elezioni il prossimo anno e partire con il nuovo progetto.

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