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Serravalle, nonna Giovanna al traguardo del secolo

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La casa di riposo “Don Florindo Piolo” ha organizzato una sorpresa per la festeggiata

 Serravalle ha festaggiato la sua decana Giovanna Buffa conosciuta da tutti come Nina. La donna ha tagliato il traguardo dei 100 anni pochi giorni fa. Per l’occasione la casa di riposo “Don Florindo Piolo”, in cui soggiorna, le ha organizzato una grande festa. L’anziana è nata il 14 maggio del 1917 in un paese lontano da Serravalle. «Sono originaria di Ronsecco, un piccolo Comune nelle campagne vercellesi – spiega la festeggiata -, mi sono sposata con Ernesto Serra nel 1936 all’età di 19 anni, sono andata a vivere a Vercelli e abbiamo poi avuto Piero».

Periodo difficile è stato quello della guerra che ha portato Buffa anche nel centro Italia. «Mio marito partì per la guerra in Grecia e rimase ferito – racconta la centenaria -. Lo portarono all’ospedale a Bologna dove io rimasi giorno e notte per tre mesi ad aiutarlo. I medici mi avevano detto che se avessi deciso di punto in bianco di andare via, non ci sarebbe stato più nulla da fare per Ernesto. E così per tre mesi nostro figlio visse a Milano con altri parenti e io rimasi ad assistere Ernesto e altri feriti all’ospedale». Dopo l’esperienza bolognese si aprì un nuovo capitolo della storia dei coniugi. «Sono sempre stata accanto a mio marito non solo durante la malattia – prosegue la centenaria –; una volta guarito Ernesto decise di studiare e divenne ragioniere. Con questo titolo riuscì ad andare a lavorare all’Enpas dove ricoprirì un ruolo importate. Ed in quel periodo ci trasferimmo a Novara».

Per molto tempo la donna ha lavorato nelle risaie. «Per anni ho fatto la mondina – prosegue la decana della struttura – poi mi sono dedicata alla famiglia». In un secondo momento Buffa e il marito decisero di andare a vivere a Serravalle. «Nostro figlio lavorava alle Poste di Serravalle dove conobbe Germana, la mia attuale nuora – sottolinea la festeggiata -. Quando io ed Ernesto abbiamo raggiunto la pensione, siamo venuti a vivere quindi in paese. Io avevo 57 anni mentre mio marito 62. Tre anni fa ho deciso di entrare in questa casa di riposo».

E alla domanda: qual è il segreto per arrivare ad un traguardo di 100 anni Buffa non ha dubbi: «Non c’è una ricetta, penso che con impegno e lavoro si riesca sempre ad arrivare dove si vuole. Ringrazio i miei nipoti che vengono sempre a trovarmi e trascorrono tanti momenti insieme a me».  Ieri dunque il personale della struttura ha voluto preparare una sopresa per la centenaria. Intorno alle 15.30 l’anziana è entrata nel salone della residenza e ha trovato uno striscione e bandierine di auguri. Circondata da parenti, amici e alcuni amministratori locali la donna ha ringraziato i presenti e la sua famiglia. Il tutto si è concluso con una fetta di torta realizzata per l’occasione in onore del grande traguardo.