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Mauro Turino è il nuovo ds del Borgosesia

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E’ di Momo e ha 63 anni. «Vedo il calcio proprio come Di Battista»

E’ di Momo, ha 63 anni, ed è nel calcio da una vita, prima come giocatore (faceva il libero) e dirigente della squadra del suo paese (per 25 anni), e poi nelle vesti di direttore generale alla Pombiese, con il borgosesiano Gianmario Arrondini nelle vesti di allenatore, e allo Sporting Bellinzago, con cui aveva conquistato la Lega Pro sul campo, prima della rinuncia della società. Questo l’identikit di Mauro Turino, da martedì sera ufficialmente nuovo direttore sportivo del Borgosesia calcio. L’ex agente di commercio, in pensione da luglio del 2016, è stato presentato ai dirigenti della sua nuova società e si è messo subito al lavoro per costruire il Borgosesia 2017-2018 insieme a Simone Di Battista, che lavorerà per il Fiorenzuola, ma continuerà a dare una mano ai valsesiani.

Turino, com’è nata la trattativa con il Borgosesia?
E’ stato proprio Di Battista a cercarmi. Ultimamente ci trovavamo spesso sui campi di calcio di tutte le categorie per vedere giocatori, dopo esserci incontrati anche come avversari, e spesso e volentieri ci siamo accorti di avere molte idee in comune su come gestire una squadra. Lui ha ritenuto che io fossi la persona giusta per Borgosesia, mi auguro che non abbia sbagliato e spero di ripagare la sua fiducia.

Cosa l’ha spinta a sposare la causa granata?
Borgosesia è sicuramente una piazza di grande tradizione, con una società tra le più importanti in Piemonte e che negli ultimi anni è riuscita a farsi strada anche a livello nazionale per i brillanti risultati che ha ottenuto. Da anni è prima nella classifica delle squadre che fanno giocare di più i giovani e naturalmente proseguiremo su questa strada. Per un po’ collaborerò a stretto contatto con Di Battista, sperando di perfezionare le trattative con qualche ragazzo di prospettiva che lui stesso ha già avviato. L’idea è quella di continuare a puntare anche su giocatori che abbiano voglia di riscatto.

Una delle prime scelte sarà quella dell’allenatore. Come stanno le cose per la panchina granata?
Nei prossimi giorni insieme a Michele Pizzi incontreremo Alessio Dionisi, che resta la prima scelta. In base alla sua risposta vedremo il da farsi. Chiaramente il mister, così come alcuni giocatori, sono reduci da un’ottima stagione e avranno richieste anche di categoria superiore. Ci sono altri, come Perez, che potrebbe giocare dall’altra parte della Cremosina (al Gozzano ndr). Nel calcio la riconoscenza non esiste, ma sono anche convinto che non sia giusto trattenere nessuno contro la sua volontà. Almeno questo è il mio pensiero.

Qual è il tipo di calcio che piace a Mauro Turino?
Quello giocato dal Borgosesia negli ultimi due anni. Per questo sul mercato andremo alla caccia di giocatori veloci e abili nel palleggio, che vedranno le loro doti esaltate dal campo sintetico, che per il Borgo rappresenta un grande punto di forza.

Anche il patron Michele Pizzi è contento della scelta fatta: «Turino è nel calcio da una vita e la sua esperienza non potrà che farci comodo. Oltretutto mi sembra sulla stessa lunghezza d’onda della nostra società, che ha potenzialità e caratteristiche che dovranno rimanere intatte».