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Ivan Camurri, il ricordo di un guerriero coraggioso

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Ivan Camurri, il ricordo di un guerriero coraggioso. Lo struggente ricordo di chi lo aveva conosciuto come sportivo e poi come uomo, padre e marito, dal trapianto con la mamma donatore al triste epilogo dell’altra notte.

Ivan Camurri, il ricordo di un guerriero coraggioso

Chi lo aveva ribattezzato “Barba Nera” chi “Il guerriero”, forse non bastano gli aggettivi per descrivere Ivan Camurri, vinto dall’ennesima prova di un destino implacabile l’altra notte, a soli 35 anni. Dalla mattina di domenica, quando si è diffusa la notizia del decesso, sono state centinaia le persone, gli amici, i famigliari, i conoscenti e coloro che da tre anni ammiravano le sue battaglie contro la leucemia prima e poi a seguire tutto il resto, hanno voluto ricordarlo con affetto e ammirazione.

Qui sotto, un ricordo pubblicato dalla pagina “Spirito Trail” che descrive bene l’odissea di un talento delle corse troppo presto strappato al suo mondo, alle gare, alle sue montagne. E a un bimbo, Francesco, di appena due anni.

Il ricordo di Spirito Trail

IVAN CAMURRI IL GUERRIERO

“Fino a tre anni fa ti conoscevamo per la tua simpatia, per il tuo sorriso, per i tuoi risultati sportivi.
Poi dopo un periodo di gran forma all’improvviso ti senti sempre stanco, gli esami sono impietosi:
leucemia mieloide acuta.
Cinque giorni dopo la diagnosi, scopri che Agnese, la tua compagna aspetta un bimbo, una scarica di adrenalina.
Seguono 4 cicli di chemioterapia, mesi in ospedale isolato dal mondo, dopo il trapianto di midollo che ti ha donato tua madre finalmente torni a casa!!
Poi devi superare il Covid, la tubercolosi e a maggio di quest’anno ritorni a mettere un pettorale al Vibram Trail Mottarone, il peggio sembra andato.
Invece a novembre ti trovano una massa nel cuore, pochi giorni fa ti operano, scrivi l’ultimo post su facebook e oggi siamo costretti a salutarti.
In questi anni sei stato un esempio per tutti noi, la tua tenacia, la tua grinta, la tua energia positiva, la tua determinazione nel superare ostacoli che sembravano insormontabili, ci accompagneranno nella vita di tutti i giorni! Corri “leggero” come sapevi fare sulle tue amate montagne della Valsesia!
Ci piace ricordarti con un tuo post di qualche tempo fa:
“Aprendo i social vedo solo gente che si lamenta o che si fa corrodere dall’odio e dal rancore; la vita mi ha insegnato che l’amore vince su tutto ed è soprattutto grazie al mio amore più grande Agnese che non mi sono mai arreso! Perciò amate e non perdete tempo a giudicare o a procrastinare, se volete fare qualcosa fatelo perché nessuno è invincibile o immortale! Scusate il pippone”.

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3 Commenti

1 Commento

  1. Rossella

    27 Dicembre 2021 at 22:03

    Che “Dio” voglia bene a Francesco e la sua vita possa ora essere in discesa…lungo una strada illuminata dal papà…
    Corri Ivan… poi fermati su una nuvola… e da un arcobaleno arriverà il tuo sorriso a scaldare il cuore

  2. Sara

    28 Dicembre 2021 at 0:42

    Grande atleta, solare, simpatico. Ammirevole la tua grinta nell’ affrontare la malattia . Avevi tutto una donna che amavi e che ti amava, un figlio sano e forte . Non meritavi un destino così crudele . Lassù saprai distinguerti come hai fatto qui nella tua Valsesia

  3. Roberto x

    28 Dicembre 2021 at 8:23

    Sicuramente: chi conosce il Vangelo, sa bene che la morte non é la fine di tutto ma l’abbraccio di Dio. Francesco, è in buone mani. RIP?

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