Sequestrato laboratorio di puliture metalliche: era abusivo

Sequestrato laboratorio di puliture metalliche: era abusivo. Intervento dei carabinieri forestali, il titolare ha anche tentato di impedire il controllo.

Sequestrato laboratorio di puliture metalliche: era abusivo

I carabinieri forestali di Gozzano sequestrano una ditta di puliture metalliche in quanto sono state riscontrate emissioni non autorizzate e rifiuti pericolosi mai smaltiti. E si contesta anche l’impedimento al controllo. Nel mirino dei militari è finito un laboratorio di pulitura smerigliatura e burattatura metalli con sede a Gozzano, ora posto sotto sequestro.

Il titolare è stato  denunciato alla procura di Novara il titolare per reati di gestione illecita di rifiuti, emissioni in atmosfera non autorizzate ed impedimento al controllo. Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della repubblica di Novara.

Il titolare tenta di bloccare la verifica

Nelle fasi iniziali del controllo, nel piazzale antistante il laboratorio, il titolare ha impedito l’accesso ai militari tenendo chiuso con un lucchetto il cancello di ingresso. Il che ha portato alla contestazione di “impedimento al controllo” esplicitamente prevista dalla normativa ambientale.

I carabinieri forestali sono comunque riusciti ad accedere ai locali occupati dalla ditta, riscontrando la presenza di ingenti quantitativi di parti di rubinetterie che dovevano essere lucidate, oltre a macchinari e vasche per la burattatura dei metalli.

Non c’erano le autorizzazioni

Il titolare del laboratorio non ha saputo mostrare agli accertatori la necessaria documentazione che autorizza queste lavorazioni, e nemmeno la documentazione attestante lo smaltimento dei rifiuti derivanti dall’attività. Da qui, il sequestro preventivo dei locali laboratorio e dei macchinari al fine di interrompere l’attività ritenuta abusiva.

Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare altre eventuali irregolarità di carattere ambientale. Da ricordare che nel mese di aprile un altro laboratorio abusivo era stato sequestrato nel comune di Paruzzaro dai carabinieri forestali di Lesa.
Foto d’archivio

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