Don Salvatore Gentile “conquista” la Val Sermenza

Don Salvatore Gentile “conquista” l’Alta valle: i parrocchiani hanno voluto scrivergli una lettera di ringraziamento.

Don Salvatore Gentile “conquista” la Val Sermenza

Così scrivono i parrocchiani: «Trascorso dunque un periodo ragionevole per potersi conoscere, sentiamo di doverlo ringraziare per aver accettato di venire a vivere tra di noi, condividendo le nostre esistenze e di questo ringraziamo, naturalmente, anche il vescovo monsignor Franco Giulio Brambilla per avercelo donato o, forse meglio, prestato».
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Ha lasciato il segno

«Consapevoli della fortunata congiuntura che ha permesso alle nostre comunità di avere ancora un parroco tutto per sé, cosa niente affatto scontata, riconoscenti per questo dono, condividiamo un pensiero del priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi che riteniamo appropriato per il nostro parroco: “Donare è un’arte che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo “donare se stessi”. Allora, ciò che era quasi impossibile e comunque difficile, faticoso, diviene quasi naturale, perché c’è in noi, nelle nostre profondità la capacità del bene: questa è risvegliata, se non generata, proprio dalla prossimità, quando cessa l’astrazione, la distanza, e nasce la relazione».

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