CronacaFuori zona
Ritrovato senza vita un escursionista disperso da quattro giorni
L’uomo era diretto verso il rifugio Dondena in Valle d’Aosta. Da mercoledì non ha più dato notizie.

Ritrovato senza vita un escursionista disperso da quattro giorni. L’uomo era diretto verso il rifugio Dondena in Valle d’Aosta. Da mercoledì non ha più dato notizie.
Ritrovato senza vita un escursionista disperso da quattro giorni
Dopo giorni di intense ricerche, è stato purtroppo ritrovato senza vita l’escursionista olandese scomparso in Val Soana. L’uomo, del quale non si avevano più notizie da mercoledì 18 giugno, era partito dalla Locanda dell’Aquila a Piamprato, nel comune di Valprato Soana, con l’intenzione di raggiungere il rifugio Dondena in Valle d’Aosta. Una meta che non ha mai raggiunto. Lo riporta Prima il Canavese.
Il ritrovamento è avvenuto nella mattinata di ieri, domenica 22 giugno, grazie a un intervento congiunto dei vigili del fuoco, del Soccorso alpino e speleologico piemontese e del Soccorso alpino della Guardia di finanza, supportati dall’unità di volo Drago del reparto di Caselle. La salma è stata recuperata e affidata al medico legale per gli accertamenti del caso.
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L’ultimo avvistamento e l’allarme dei familiari
L’escursionista stava percorrendo un tratto della Grande Traversata delle Alpi (GTA). Il suo ultimo contatto certo risale alla sosta presso il Rifugio Bruno Piazza in Valchiusella. Da lì avrebbe raggiunto Piamprato, dove è stato visto alla Locanda dell’Aquila la mattina del 18 giugno. Dopo la partenza in direzione del Rifugio Dondena, però, di lui si sono perse le tracce. I familiari, preoccupati per la mancanza di comunicazioni, avevano lanciato l’allarme sabato 21 giugno.
Cellulare agganciato a Campiglia Soana, poi il silenzio
Le indagini hanno rivelato che il telefono dell’escursionista ha agganciato una cella nella zona a monte di Campiglia Soana poco dopo la mezzanotte del 19 giugno. Da quel momento non ci sono più stati segnali. Le squadre di soccorso, guidate dalle informazioni raccolte e ostacolate dalle condizioni ambientali e dalla morfologia impervia del territorio, hanno battuto palmo a palmo l’area per giorni.
Il tragico epilogo lascia sgomenti, ma non può che far emergere anche il grande impegno e la professionalità di tutti gli operatori coinvolti nelle ricerche. Un ringraziamento va ai tecnici del Soccorso Alpino, ai Vigili del Fuoco, alla Guardia di Finanza e a tutte le forze che hanno collaborato ininterrottamente per cercare di riportare a casa l’escursionista.
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