Idee & Consigli
Chirurgia robotica al servizio del ginocchio: Habilita I Cedri potenzia l’ortopedia con Mako
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Da quasi due anni Habilita I Cedri, la casa di cura di Fara Novarese (NO) ha scelto la robotica di Mako per gli interventi di chirurgia protesica di ginocchio. Ora, per implementare questo servizio, è stato attivato anche un ambulatorio ortopedico propedeutico alla chirurgia protesica con gli ortopedici della Grappiolo & Group. Abbiamo incontrato il Dr. Antonello Della Rocca che ci ha illustrato i vantaggi dell’utilizzo della robotica in sala operatoria.
«Non vi è dubbio che l’artroprotesi di ginocchio, con la giusta indicazione, rappresenta un trattamento efficace per la risoluzione della sintomatologia algica ed una migliore qualità di vita dei pazienti. Nonostante questo, circa il 15-20% dei pazienti non è soddisfatto e le cause possono essere collegate, ad esempio, agli errori di taglie degli impianti, a bilanciamenti legamentosi errati, oppure ad allineamenti scorretti. L’estrema precisione data dalla tecnologia robotica applicata all’ortopedia protesica di ginocchio permette di ridurre drasticamente le cause principali di dolore anche a distanza dall’intervento. L’obiettivo di chi si sottopone a intervento è poter tornare a camminare, fare le scale e muoversi senza dolore alle ginocchia. I più giovani, però, che richiedono anche di tornare a fare sport e, per loro, la chirurgia robotica rappresenta la tecnologia più avanzata oggi a disposizione per poter recuperare il massimo movimento naturale del ginocchio nel più rapido tempo attualmente possibile. In particolare per la robotica abbiamo assistito ad un crescente interesse sia per gli addetti ai lavori sia per i pazienti che ripongono su questa tecnica aspettative elevate».
Quali vantaggi comporta l’uso di Mako?
«La chirurgia robotica Mako è la più avanzata tecnologia oggi disponibile per la protesica di ginocchio. Il robot in sostanza, sfrutta le immagini Tac del paziente per creare un modello 3D dell’arto su cui intervenire e su cui il chirurgo può eseguire una simulazione avanzata dell’intervento, dei risultati e degli eventuali rischi. In tal modo, il medico sa sempre anticipatamente qual è la taglia di protesi più adatta per ciascun paziente e il suo corretto posizionamento già prima di entrare in sala operatoria. La precisione del braccio robotico guidato dal chirurgo, consente di operare senza intaccare i tessuti sani circostanti. Durante l’intervento, la tecnologia robotica usa uno speciale sistema di navigazione guidato da sensori posizionati in particolari punti della gamba del paziente che si interfacciano con il software del robot e permettono al chirurgo di eseguire in maniera estremamente precisa le azioni chirurgiche programmate, di valutare l’anatomia, la cinematica e il corretto bilanciamento legamentoso dell’arto del paziente. Ci aiuta a stabilire con precisione millimetrica l’inserimento delle componenti della protesi scelta. Inoltre con il braccio robotico, nella mano del chirurgo, asporta solo la porzione di osso minima necessaria (quella danneggiata, usurata) al posizionamento definitivo della protesi, senza sacrificare più osso del necessario».
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Robot Mako
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Una fase dell’operazione
Quali sono i vantaggi concreti per un paziente che viene operato con un robot?
«Proprio grazie alla precisione nei tagli, nel posizionamento corretto delle componenti protesiche, il rispetto dei tessuti circostanti e quindi la mininvasività e un corretto bilanciamento legamentoso, il paziente, dopo l’intervento, non avverte la sensazione di avere un corpo estraneo all’interno del ginocchio. Questo è un aspetto molto importante in quanto consente di avere un recupero più rapido con minor dolore, minore richiesta di antidolorifici e antinfiammatori, riduzioni delle perdite ematiche e di conseguenza una minore degenza post operatoria».
Dopo l’intervento si può tornare alla vita di prima?
«Attraverso il protocollo fast track che adottiamo ormai da diverso tempo in Habilita I Cedri, sono sufficienti 3 giorni di ricovero. Dopo poche ore dall’intervento, solitamente, il paziente può già muovere i primi passi con l’aiuto delle stampelle. Altrettanto importante sarà il lavoro svolto con il fisioterapista subito dopo l’operazione e nei giorni successivi. Al termine del percorso riabilitativo il paziente potrà tornare a fare quello che faceva prima dell’artrosi, anche nell’ambito sportivo».
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Una fase dell’operazione
Anche per il chirurgo la presenza di Mako in sala operatoria rappresenta un valido aiuto?
«Il robot Mako supporta il chirurgo aumentando la precisione dell’intervento e dell’impianto, ci consente di essere altamente riproducibili nell’impianto di una protesi e presenta una grande affidabilità».
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