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Altro lutto nel giornalismo biellese: morto Fulvio Feraboli, 60 anni
Altro lutto nel giornalismo biellese: morto Fulvio Feraboli, 60 anni. Dopo la scomparsa di Elena Giacchero, altro funerale di un valido collega.
Altro lutto nel giornalismo biellese: morto Fulvio Feraboli, 60 anni
Giorni di lutti nel mondo del giornalismo biellese. L’altro giorno era stato celebrato il funerale di Elena Giacchero, trovata senza vita in casa a soli 56 anni. Domani, venerdì 23 aprile, nel duomo di Biella sarà dato l’ultimo addio a Fulvio Feraboli, ucciso da un male incurabile a 60 anni.
Giornalista dopo aver lavorato con gli enti pubblici
Era diventato giornalista per passione ormai con una certa età, dopo aver gestito un’azienda che curava il verde pubblico per conto di amministrazioni locali. Ha collaborato con NewsBiella, Biella Cronaca, Il giornale di Sicilia, Il periodico di Biella, Retesette, Quartarete e Alpitv. Lascia la figlia Seble con la mamma Emanuela Bertolone, giornalista di La Stampa. Il funerale domani alle 14.30 in Duomo a Biella.
Il ricordo dei colleghi di NewsBiella
Questo il bel ricordo pubblicato dai colleghi di NewsBiella:
“Erano quasi tre anni che era con noi… un periodo in cui abbiamo avuto modo di conoscere un uomo leale, sincero, sempre con il sorriso e, senza mai fare rumore, se ne è andato così, con una malattia che non gli ha lasciato scampo. “Devo fare degli esami, ci vediamo presto”: queste furono le sue ultime parole alcune settimane or sono. Un venerdì, prima di entrare in ospedale. Purtroppo la sorte è spesso beffarda e tutti noi non ci aspettavamo un destino con questo epilogo.
Fulvio amava il giornalismo anche se non era stato il suo primo lavoro. Appassionato di sport, seguiva da molti anni la pallavolo, la pallacanestro: in redazione si occupava della cronaca e aveva un ottimo rapporto con tutti. Era una brava persona ed era difficile litigare con lui. Professionista instancabile, sempre sul pezzo e con un ottimo fiuto per la notizia particolare, sempre disponibile al confronto e con un sorriso che lasciava intravedere la sua personalità unica nel suo genere.
Sono stati tre anni in cui abbiamo lavorato bene insieme: eri una persona che sapeva lavorare in squadra. Fulvio, ci mancherai”.
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