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Appello per Casa Serena: riaprire alle visite, gli anziani muoiono di solitudine
Appello per Casa Serena: riaprire alle visite per alleviare la solitudine degli ospiti.
Appello per Casa Serena
«È ora di riaprire le case di riposo alle visite dei parenti, i nostri anziani rischiano di morire di solitudine, più che di Covid». L’appello, rilanciato anche sui social, è di Luciano Gualdi, ex candidato sindaco di Varallo, dove Casa Serena resta off-limits. La possibilità di ripristinare le visite agli ospiti delle Rsa, del resto, è un tema caldo in questi giorni e in Italia fioccano le polemiche al riguardo.
Riaprire alle visite
«Desidero ringraziare le due direzioni e tutto il personale di Casa Serena – precisa Gualdi -. A loro va, certamente, la nostra grandissima riconoscenza per aver salvaguardato, in questi mesi, la salute degli ospiti della struttura e la loro integrità dal Covid. Ora, però, dopo oltre tre mesi e mezzo che non possiamo stare insieme ai nostri cari, dopo l’ultimo decreto del presidente del Consiglio, dopo le recenti indicazioni anche della Regione Piemonte a riguardo delle Rsa ritengo che, con le dovute, necessarie ed indispensabili cautele e precauzioni, si possa, finalmente vedere e parlare dal “vivo” con i nostri anziani genitori e parenti, che non ce la fanno proprio più senza i loro cari».
Anziani sempre più soli
«Si sentono dimenticati e si lasciano sempre (temo irreversibilmente) di più andare. Casa Serena, fra l’altro, fortunatamente, è dotata di un grande parco e siamo ormai, di fatto, in estate e, quindi, le visite e gli incontri si potranno fare in “assoluta” sicurezza anche all’aperto (ovviamente quando non piove). Da tempo molte case di riposo anche in Piemonte hanno autorizzato le visite su prenotazione all’aperto, con mascherine e distanze di sicurezza, pannelli separatori di plexiglass e altre misure. Ospiti e parenti non si possono abbracciare, ma almeno parlare e vedersi di persona».
Ordinanza regionale
Sulla questione si è pronunciata anche l’ultima ordinanza del presidente della Regione Alberto Cirio, pubblicata domenica e valida fino al 14 luglio, che ha stabilito che le visite in residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani autosufficienti siano limitate ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.
La risposta del sindaco
Nei confronti degli anziani, che hanno pagato un prezzo molto alto in fatto di morti nei mesi scorsi, ci sarà ancora per un po’ massima cautela, come conferma anche il presidente delle Provincia Eraldo Botta: «Questa è una questione molto delicata e se per fortuna in Valsesia tutto finora è andato bene, nella provincia di Vercelli purtroppo si sono registrati casi di decesso. La decisione su un’eventuale riapertura delle visite è nelle mani del direttore sanitario, che nel caso di Casa Serena si è dimostrato sempre attento e scrupoloso».
Massima attenzione
«Serve grandissima attenzione perché in caso di nuovi contagi, il prezzo più alto lo pagherebbero proprio gli ospiti. Oltretutto credo che alcune delle misure adottate durante l’emergenza resteranno valide anche dopo e che non si tornerà più a una liberalizzazione totale. Il virus per le Rsa è stato come un crash test, che è costato la vita a parecchie persone, ma che ci deve assolutamente portare a regole nuove».
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