Coggiola è costato 30mila euro il virus informatico in municipio

Coggiola è costato 30mila euro rimediare ai danni del virus informatico che ha colpito il municipio.

Coggiola è costato 30mila euro il virus

Ha creato gravi disagi per ben un mese: finalmente sono stati riparati i danni dell’attacco hacker al Comune di Coggiola e le piattaforme Internet utilizzate dagli uffici sono tornate disponibili. «Alla fine ci siamo affidati a una ditta specializzata di Brescia – interviene il vice sindaco Laura Speranza –, per poter risolvere il problema». Oltre ai disagi c’è stato anche un importante esborso economico. «Abbiamo dovuto spendere 30 mila euro per poter tornare operativi – riprende -. Avevamo iniziato la nostra attività amministrativo da una decina di giorni quando si è verificato l’attacco hacker al sistema informatico del Comune».

Lo stop

Subito un inizio in salita per l’amministrazione del sindaco Paolo Setti. «Ma non siamo mai stati fermi – spiega Speranza -. Anche senza disporre dei programmi noi amministratori ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a pianificare il futuro del nostro paese. Lo stop al sistema informatico però ha inevitabilmente rallentato la nostra attività, siamo rimasti bloccati su tutti i fronti». Tutto è partito da una mail in cui l’hacker minacciava il Comune di infettare tutto il sistema se non si fosse pagato.

Il ricatto

«Abbiamo ricevuto una mail di ricatto – conferma il vice sindaco Laura Speranza -. In realtà non abbiamo fatto neppure tempo a leggerla che il virus aveva già intaccato tutto il sistema». E’ stata fatta denuncia alla polizia postale che ha avviato le indagini del caso. Ma quello che contava in questo momento era tornare il prima possibile operativi. Laura Speranza poi aveva vissuto una situazione simile da dipendente comunale.

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