Attualità
Coronavirus, i nostri nonni ci prenderebbero in giro
Coronavirus, i nostri nonni che hanno fatto la guerra ci prenderebbero in giro. E’ l’intervento di Sandro Delmastro sulla psicosi che sta dilagando.
Coronavirus e la lettera
«I nostri nonni che hanno fatto la guerra ci prenderebbero in giro vedendo la nostra paura di fronte ad un raffreddore, sicuramente più brutto, sicuramente più insidioso, ma pur sempre una malattia momentanea e meno pericolosa di tante altre. E allora? Forse è più facile non andare a scuola o all’università e trovarsi nei bar della città a prendere il caffè e a fumare la sigaretta. Forse è più facile per chi lavora, disdire gli appuntamenti perchè non si sa mai… Tanto che cosa cambia? Ci saranno gli incentivi, ci saranno gli sgravi, a qualcuno pagheranno pure le bollette della luce e del gas; meglio di un reddito di cittadinanza quasi. E chi lavora è fesso. Dovremmo avere almeno la decenza di non parlare più male dei nostri politici, perchè se non sono l’esatta espressione di ciò che siamo, perlomeno loro hanno capito che noi glielo permettiamo. Gli permettiamo di bloccare la parte sana e produttiva del nostro paese, il Nord, e permettiamo al governatore della regione Sicilia, regione autonoma, (grazie soprattutto alle tasse del nord) di affermare: “sarebbe meglio che i turisti dal Nord non venissero”.Ma fanno bene i nostri politici a non abbassare le tasse, a lasciare gli italiani con stipendi “da fame”, perchè sanno che stiamo zitti e domani è un altro giorno. La dimostrazione che la classe dirigente non voglia prendersi cura delle questioni economiche dei cittadini ce l’abbiamo sotto i nostri occhi in questi giorni: se avessero posto la metà dell’attenzione nel risolvere i problemi economici e sociali rispetto allo zelo con cui si occupano di riunirsi, bloccare il paese, fare le dirette tv per il Coronavirus, non saremmo lo Stato fallito che siamo.
E noi glielo permettiamo , stiamo zitti e fra un pò li ringrazieremo pure.
Italiani: sveglia!»
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