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Cravagliana nuovo libro sul Titanic firmato da Claudio Bossi

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La storia del Titanic

Cravagliana nuovo libro di Claudio Bossi: “L’orchestrina continuò a suonare. Musica e musicisti a bordo del Titanic” è stato realizzato con Daniela Rota.

Cravagliana nuovo libro sul Titanic

Claudio Bossi ricostruisce ancora una volta l’ambientazione del Titanic. “L’orchestrina continuò a suonare. Musica e musicisti a bordo del Titanic”, di Claudio Bossi e Daniela Rota, pubblicato per i tipi della casa editrice Libreria Musicale Italiana, è un nuovo avvincente resoconto della storia del Titanic raccontata attraverso la musica.
Il caso ha voluto che uno storico del Titanic (amante della musica) Claudio Bossi e una storica della musica (appassionata del Titanic) Daniela Rota si siano incontrati e abbiano deciso di unire le loro forze per esplorare insieme, da angolazioni diverse ma complementari, il microcosmo conviviale e musicale della “nave dei sogni”. Questo libro è il frutto della loro collaborazione. «Un volume – dice Bossi che ci catapulta, con un sottofondo fatto di suoni atmosferici, alle 23:39 esatte del 14 aprile 1912, quando l’equipaggio avvistò la punta dell’iceberg che sarà fatale. Il panico lo si intuisce dalle parole dell’ufficiale di turno in plancia, si impossessa di chi potrebbe ancora fare qualcosa per evitare il disastro; ma bisogna aspettare qualche attimo prima che si verifichi l’impatto tra la fiancata della nave e l’estremità dell’iceberg. Il resto, che durerà poco meno di tre ore, ve lo lasciamo immaginare…».

Il saggio

“L’orchestrina continuò a suonare” è indubbiamente un saggio storico, ma è scritto dai due autori con penna leggera, e si legge come se fosse un romanzo. Dopo qualche pagina, il lettore si ritroverà a bordo della nave dei sogni e rivivrà, uno dopo l’altro, quei famosi quattro fatidici giorni di vita del Titanic, idealmente cullato dal sottofondo della musica che vi veniva suonata un po’ dappertutto, negli opulenti saloni della prima classe, così come nel salone di seconda e nella sala comune di terza classe, prima di pranzo, all’ora del tè, o subito dopo cena. Novità assoluta per l’Italia, in questo testo storia e musica si intrecciano e si scambiano. Ancora Bossi, già autore di diversi libri sull’argomento Titanic: «Compaiono anche la celebre nave e la vita a bordo, rievocando l’atmosfera conviviale e gioiosa in cui si svolse la crociera inaugurale del transatlantico più grande e più lussuoso che fosse mai stato costruito, atmosfera di cui la musica fu parte essenziale. Troverete poi dettagli taglienti: contratti da fame per i musicisti, una compagnia di navigazione che fatturerà ai parenti il prezzo delle divise. E poi le testimonianze degli scampati alla catastrofe che omaggiarono quell’orchestrina del Titanic, che continuò a intonare un ragtime sino quasi al momento dell’inabissamento totale, nel diaframma infinitesimale di tempo che separa la terra e l’acqua, la vita e la morte». E la saga diventa ancora più drammatica dopo l’affondamento… Un libro che vuol essere un commovente omaggio a tutti gli uomini, donne e bambini che hanno ascoltato l’ultima musica suonata a bordo della celebre nave e alle persone scomparse. Il tutto arricchito dalle biografie degli otto orchestrali.
«La musica di Wallace Hartley e degli altri sette compagni della piccola orchestra del Titanic – sottolinea Bossi -vibra inalterata nel tempo».

Il ruolo della musica

«Sublima nei secoli le generazioni che scorrono – aggiunge Rota -la loro musica è vita che non muore mai. Questa cosa si chiama empatia e nulla come la musica è in grado di suscitarla, spesso riuscendo nell’ardua impresa di unire gli esseri umani, di sanare le sofferenze, di affinare le sensibilità individuali».
Schemi, questi, che sono serviti ai due autori anche per “far parlare” gli uomini e per seguire al meglio questo affascinante intreccio, reso così comprensibile a coloro che amano, studiano e praticano musica a livello professionale o dilettantistico: nella lettura di questo testo potranno conoscere il repertorio, a metà strada tra classico e leggero, suonato a bordo durante la navigazione e immedesimarsi nelle condizioni di lavoro degli otto musicisti del Titanic, entrati nella storia e nella leggenda per essere eroicamente rimasti al loro posto, a suonare mentre la nave affondava, per evitare che il panico e il terrore s’impadronissero dei passeggeri rimasti a bordo.
Un testo che si rivolge certamente anche ai tanti continuano a subire il fascino della straordinaria vicenda storica ed umana della “nave dei sogni”; una lettura obbligata: non si lasceranno di certo sfuggire il primo testo italiano in cui si parla della mitica orchestrina di bordo, che tanta parte ha avuto nella vicenda del Titanic e che si è guadagnata un posto nella storia eterna.

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1 Commento

1 Commento

  1. Serena bossi

    28 Marzo 2022 at 20:32

    Il mio papy. Sono orgogliosa di te, continua così!!!

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