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La storia del Titanic riaffiora nelle ricerche di Claudio Bossi

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La storia del Titanic

La storia del Titanic riportata alla luce dallo scrittore valsesiano Claudio Bossi: il suo ultimo lavoro è “Margaretha-Frölicher Stehli – Germignaga e il Titanic”.

La storia del Titanic

Claudio Bossi, scrittore originario di Cravagliana, è un profondo conoscitore della storia del Titanic. Il suo ultimo lavoro è “Margaretha-Frölicher Stehli – Germignaga e il Titanic”, in pubblicazione da Macchione Editore, disponibile nelle librerie a partire dal prossimo 17 febbraio. Ha dato visibilità a una delle famiglie più conosciute nell’industria tessile mondiale della seta: gli Stehli. La storia di Margaretha Stehli, del marito Maximilian e della figlia Hedwig, tutti e tre imbarcati sulla prestigiosa nave della compagnia inglese White Star Line, s’intreccia, oltre a quei quattro giorni trascorsi a bordo, anche con il vissuto di Germignaga. La famiglia che si imbarcò in prima classe fu tra le poche sopravvissute.

I protagonisti

E’ a Germignaga, in questo piacevole borgo adagiato sulle rive del Lago Maggiore, che Bossi racconta di una vivace attività imprenditoriale che vide gli Stehli, rinomati industriali svizzeri, protagonisti indiscussi di quella realtà economica, di fine e inizio secolo scorso. E poi il Titanic. Qui, per citare uno stralcio tratto dalla prefazione a firma di Carlo Alfieri, “Bossi è veramente insuperabile: ci fa penetrare nelle loro menti e ci fa rivivere quelli che probabilmente furono i loro pensieri, i loro terrori, le loro speranze”.
«Margaretha Emerentia Stehli, la protagonista del mio nuovo libro, era nata a Zurigo nel 1864 – racconta Bossi -. Era quello un periodo di profondi innovamenti nella società, era in corso un’evoluzione senza precedenti. In pieno boom, grazie all’incredibile produttività delle industrie; il settore tessile ne era il pilastro e impegnava quasi la metà della manodopera del paese. Ciò fu possibile anche grazie a un nuovo spirito imprenditoriale di un nuovo tipo di fabbricanti, tra cui gli Stehli».

Il viaggio

Gli stabilimenti di Germignaga furono acquistati nel 1885 da Emil Stehli, il padre di Margaretha: questo fu possibile grazie alla lungimiranza di ex impiegato, che si chiamava Maximiliam Frölicher, che, dopo un periodo di apprendistato, aveva bruciato le tappe sino a diventare uomo di fiducia degli Stehli e fu colui che gettò le basi per le fabbriche americane della società, grazie a un lungo periodo trascorso in America. «Maximiliam Josef Frölicher divenne socio della società anche in virtù del matrimonio con Margaretha Stehli. E in quella primavera del 1912, Maximiliam e Margaretha, accompagnati dalla figlia Marguerite, si dovevano recare appunto negli Stati Uniti, dove Maximiliam doveva concludere degli affari. Partenza fissata per il mercoledì 10 aprile dal porto francese di Cherbourg: la nave che attendeva i nostri protagonisti era il Titanic». Il viaggio da Zurigo al porto francese, l’avventura di quei quattro giorni di navigazione, la fatidica notte tra il 14 e il 15 aprile e il felice epilogo è il riassunto della vicenda. A maggio 2020 Bossi pubblicò invece un libro sulla numerologia del Titanic.

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