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Da domani in Valsesia e Valsessera aprono gli sportelli per le pratiche della sanità

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Due a Borgosesia, uno a Gattinara, Varallo, Scopello e Coggiola

Si chiama “Suss”, significa Sportello unico socio-sanitario ed è un servizio che nasce da un protocollo d’intesa tra Asl di Vercelli, Comune di Vercelli e comuni associati, Consorzio Cisas di Santhià, Consorzio Casa di Gattinara e Unione montana dei Comuni della Valsesia. Nel nostro territorio gli sportelli saranno 11, e di questi due a Borgosesia, uno a Gattinara, uno a Varallo, uno a Scopello e uno a Coggiola (gli altri sono a Vercelli e a Santhià). «E’ un servizio che svolge attività di accoglienza, ascolto, orientamento e prima consulenza ai cittadini “fragili” residenti nel territorio dell’Asl di Vercelli sui servizi socioassistenziali e sociosanitari – spiegano dall’azienda sanitaria -. Vengono fornite informazioni chiare e aggiornate sui servizi e sulle modalità per accedervi». Nella pratica è un valido aiuto per districarsi tra carte bollate e burocrazia, spesso una vera e propria giungla, soprattutto per persone di una certa età o già affette da problemi di salute.

«Un servizio che come Unione dei Comuni fornivamo già – aggiunge il presidente Carlo Cerli -, ma ben vengano orari e disponibilità in più. I nostri servizi sociali hanno sempre seguito e indirizzato le fasce più bisognose della popolazione; ora c’è questo servizio dell’Asl ed è apprezzabile. Ogni cosa che si fa in più anziché in meno può servire». Gli sportelli sono a disposizione di tutti coloro che risiedono nel territorio dell’Asl provinciale e che, vivendo in una condizione di fragilità, necessitano di un aiuto concreto e di una guida adeguata. Ad essi possono rivolgersi sia i diretti interessati che un loro familiare, oppure chi se ne prende quotidianamente cura.

«L’aumento delle malattie croniche e degenerative e la complessità dei bisogni di cura – spiega il direttore generale dell’Asl di Vercelli Chiara Serpieri – hanno reso indispensabile non solo la riorganizzazione dell’offerta dei servizi, ma anche la ristrutturazione di un modello organizzativo in grado di integrare le diverse tipologie di servizi sociali e sanitari, agevolando al cittadino l’accesso a questi servizi, con una particolare attenzione a coloro che hanno bisogni maggiori e più particolari». L’accesso agli sportelli è gratuito e qualora le domande degli utenti dovessero richiedere un approfondimento maggiore, sarà organizzato un appuntamento con l’assistente sociale di riferimento.

Dall’altra parte dello sportello i cittadini troveranno un operatore debitamente formato e in grado di curare le attività di prima accoglienza e informazione o orientamento. Oltre ad ascoltare i bisogni dei cittadini, gli operatori daranno informazioni circa i servizi esistenti e accessibili e forniranno aiuto nell’espletamento delle pratiche e nell’eventuale compilazione della modulistica necessaria; saranno avviate le procedure necessarie per l’attivazione del percorso di presa in carico congiunta, verificate le effettive prese in carico da parte dei servizi competenti e monitorata costantemente la qualità dei servizi offerti, di volta in volta aggiornati. Gli sportelli saranno operativi a partire dal 3 ottobre. Sedi e orari si possono trovare sul sito www.aslvc.piemonte.it.

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