Il vice parroco don Gian Paolo Zanetti lascia Varallo

L’annuncio è stato dato domenica durante la messa in Collegiata

Dopo circa 18 anni di lavoro in città, il vice parroco don Gian Paolo Zanetti si appresta a lasciare Varallo. L’annuncio è stato dato domenica nel corso della messa domenicale celebrata nella collegiata di San Gaudenzio da don Gianluigi Cerutti, vicario episcopale per il clero, che ha letto ai fedeli attoniti la lettera che il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, ha inviato ai parrocchiani varallesi.

Le motivazioni di tale scelta sono molteplici e al giovane sacerdote è stata data la possibilità di proseguire gli studi iscrivendosi, per il prossimo anno accademico, all’Istituto biblico di Roma per approfondire lo studio delle Sacre Scritture. «Dal nostro ampio confronto – ha comunicato il vescovo – è emerso che, dopo una fruttuosa esperienza di servizio ai ragazzi e ai giovani di Varallo, fosse giunto il momento per un passo ulteriore nel suo cammino di vita sacerdotale. Immaginando insieme a don Gian Paolo la destinazione futura del suo ministero, abbiamo riflettuto sul bisogno da lui manifestatomi di un tempo di studio e riflessione, perché possa andare incontro con più strumenti alle responsabilità che lo attendono per il domani. Perciò ho acconsentito alla sua richiesta di un periodo di studi, seguendo il suo desiderio di approfondimento della Sacra Scrittura, una passione che ha sempre coltivato, pur in mezzo a un ministero impegnato e senza riserve».

Don Gian Paolo Zanetti è arrivato a Varallo come vicario parrocchiale della parrocchia di San Gaudenzio e in città si è occupato dei più giovani come responsabile dell’oratorio dove ha condotto numerose edizioni del Grest e tutte le numerose attività del centro giovanile. Al suo posto arriverà don Graziano Galbiati, attualmente coadiutore a Verbania Pallanza. Assieme al nuovo sacerdote arriverà anche don Gianni Lategana, parroco emerito della parrocchia della Bicocca a Novara che ricoprirà incarichi pastorali a fianco del prevosto don Roberto Collarini.

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