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In otto anni il preventivo per la diga in Valsessera è salito da 240 a 390 milioni

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La nuova diga in Valsessera ora costa 390 milioni di euro. Legambiente, comitato tutela fiumi e “custodi”: «Sono cifre folli, e il termine dei lavori è fissato al 2024…».

390 milioni di euro, è il preventivo per la diga in Valsessera

Il costo dell’ampliamento della diga in alta Valsessera passa a 390 milioni di euro. Il Consorzio di Bonifica Baraggia Biellese e Vercellese ha aggiornato in questi giorni il proprio programma triennale delle opere e dei lavori alla stratosferica cifra di 670 milioni di euro.

«Un importo che nessun ente territoriale ha nel portafoglio investimenti per il Biellese, nemmeno la Regione Piemonte», sottolinea in una nota Legambiente e Custodiamo la Valsessera e Comitato tutela fiumi. E aggiungono: «Sono opere che vengono immancabilmente ma impropriamente proposte come “opere di bonifica”, al solo fine di accollare allo Stato l’onere complessivo necessario per la loro realizzazione, in spregio sostanziale ai disposti della Direttiva Acque della UE che prevede che, anche per gli usi irrigui, gli utilizzatori debbano partecipare ai costi di investimento, come avviene per l’acqua potabile».

I nuovi numeri della diga

«Il consorzio – riprende la nota delle associazioni ambientaliste – non ha capacità finanziarie proprie: le entrate non riuscirebbero a coprire nemmeno l’1-2% dei costi di investimento necessari a realizzare tale pacchetto di opere, tutte destinate ai fini irrigui, ma senza recupero di nuovi terreni alla coltivazione».

E scorrendo le delibere si scopre che i costi della diga aumentano.

«Dall’analisi del programma emerge un dato impressionante: i costi della diga in Valsessera salgono da 240 milioni di euro (importo rendicontato nel progetto approvato nel 2014) a 390 milioni di euro – riprendono Legambiente, Comitato tutela fiumi e Custodiamo la Valsessera –. Nel 2020, con la determina della deputazione numero 474 il Consorzio Baraggia indicava il costo della diga in Valsessera e della relativa condotta pari a 282 milioni di euro. Un incremento complessivo del 63% in 8 anni e una lievitazione del 38% negli ultimi due anni.

Tali incrementi, in un paese serio, indurrebbero a una revisione del rapporto costo-benefici per verificare se vale ancora la pena realizzare l’opera, soprattutto a fronte del mancato inizio lavori a meno di 24 mesi dalla scadenza della proroga di validità del provvedimento di Via (il termine dei lavori è fissato entro dicembre 2024)».

Progetto a lotti

Nei documenti del Consorzio Baraggia viene spiegato nell’ultimo programma che la diga in Valsessera sarà realizzata in tre lotti; nel 2020 prevedeva la suddivisione in 4 lotti funzionali su 10 annualità.

Su questo punto i custodi e l’associazione ambientalista chiariscono: «Va al riguardo ricordato che le suddivisioni in lotti non sono previste nel progetto approvato in Via e che l’intera opera (sbarramento, opere di adduzione, ecc.) deve essere realizzata entro il dicembre 2024».

Nuove opere

Ma non è l’unico intervento. «Il Consorzio introduce poi nuove opere (il passante sull’Elvo, l’incremento del volume d’invaso delle dighe sui torrenti Ostola e Ravasanella) senza però aver sottoposto agli enti territoriali e alla Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche i progetti di fattibilità».

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