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La Valsesia accoglierà migranti nigeriani con il Piano Mattei

L’idea è quella di compensare la mancanza di manodopera locale con nuovi arrivi debitamente formati.

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La Valsesia accoglierà migranti nigeriani con il Piano Mattei. L’idea è quella di compensare la mancanza di manodopera locale con nuovi arrivi debitamente formati.

La Valsesia accoglierà migranti nigeriani con il Piano Mattei

Gettate le basi per la collaborazione Italia-Nigeria nel corso del laboratorio che si è tenuto  all’Unione Montana Valsesia.

«“Passaporto Mattei. Nigeria-Italia. Progetto Umanitario” è stato un incontro voluto da Mater Africa Italia, l’associazione presieduta da Alberto Cicala e di cui sono vice presidente» spiega il vicepresidente dell’Unione montana Valsesia Alberto Daffara. «L’obiettivo era far conoscere anche al nostro territorio il progetto messo in campo nell’ambito del Piano Mattei per la cooperazione internazionale, finalizzato ad una immigrazione legale e dignitosa».

Anche John Odafo Asiemo, Ambasciatore del gruppo Desopadec e rappresentante del Governo del Delta della Nigeria, avrebbe manifestato grande interesse per l’opportunità di aderire al progetto italiano.
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Il piano Mattei

Il Piano Mattei è un progetto da oltre 5,5 miliardi di euro studiato dal Governo italiano nel contesto dell’interconnessione tra continenti e della necessità di una cooperazione da pari con l’Africa, senza finalità predatorie o caritatevoli.

«La Valsesia, come diverse altre aree italiane, ha bisogno di manodopera e vuole contrastare il depauperamento demografico – spiega ancora Daffara – è proprio in questi contesti che la cooperazione con la Nigeria rappresenta una grande risorsa.

Immigrazione legale e controllata

L’obiettivo è formare giovani nigeriani direttamente nel loro Paese, in risposta alle richieste oggettive di personale in diversi settori occupazionali provenienti dall’Italia. I giovani saranno quindi accolti con un processo di immigrazione legale e finalizzata ad un posto di lavoro per il quale sono stati debitamente preparati».

«Nel quadro della solidarietà tra continenti e dell’immigrazione legale – commenta Alberto Daffara – questo progetto rappresenta una grande opportunità sia per l’Italia, che potrà contare su un’immigrazione regolare e commisurata alle reali necessità del mercato del lavoro, che per la Nigeria, perché questo progetto qualifica le nuove generazioni».

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3 Commenti

1 Commento

  1. Aldo

    14 Luglio 2024 at 12:43

    fin che in Italia cercano apprendisti capaci non si risolverà nulla

  2. Aldo

    14 Luglio 2024 at 14:30

    iavu manca

  3. Ardmando

    15 Luglio 2024 at 8:32

    Molte attività sono in crisi perchè manca il personale da assumere (i meccanici di auto tanto per citare una categoria), i ragazzi di oggi pensano alla bella vita a farsi i selfie sui tetti dei treni in corsa, o a sognare una vita da “influencer” quando a mala pena padroneggiano l’italiano. La scuola oramai manda avanti chiunque, basta “fatturare” studenti promossi, toglierseli dalle palle il più in fretta possibile, il fatto che passino a meteora dentro le scuole senza apprendere granché è di secondaria importanza. E così la formazione si fa agli stranieri, che invece hanno una voglia incredibile di lavorare (non tutti certo, ma la maggior parte di loro si). Fra qualche generazione saranno perfettamente integrati. E gli italiani? Loro continueranno a lamentarsi che non c’è lavoro e che ci sono troppi extracomunitari in giro.

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