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Resterà chiuso quattro mesi il ponte tra Coggiola e Portula

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Resterà chiuso quattro mesi il ponte tra Coggiola e Portula

Resterà chiuso per quattro mesi il ponte Bozzalla: i lavori inizieranno già in inverno.

Resterà chiuso il ponte

Quattro mesi di chiusura in vista per il ponte Bozzalla, tra Portula e Coggiola. Il progetto a giorni sarà presentato in Provincia a Biella per avviare tutto l’iter volto a mettere in cantiere l’opera già nel periodo invernale. Dopo la chiusura dell’altra settimana per una nuova allerta arancione, il collegamento sul Sessera tra i due Comuni è di nuovo aperto. Le amministrazioni di Portula e Coggiola si sono confrontate nuovamente per cercare di avviare l’opera il prima possibile. «Gli uffici della Provincia – spiega il sindaco di Portula Fabrizio Calcia Ros – si occuperanno di tutta la parte relativamente alla conferenza dei servizi e all’assegnazione dell’appalto. Sarà comunque nostra premura cercare di rendere la procedura il più veloce possibile in modo da iniziare il prima possibile con i lavori».

I lavori

La cifra stanziata dai Comuni di Coggiola e Portula, dalla Provincia di Biella e da Cordar Valsesia è di circa 700mila euro.
«Contiamo di poter avviare il cantiere nel periodo invernale – confida Calcia Ros – in questo modo non dovrebbero esserci problemi relativamente a piogge importanti o al fiume in piena. Così anche i lavori potranno proseguire senza sosta».
Ma una volta che partirà l’opera di messa in sicurezza il ponte Bozzala dovrà essere necessariamente chiuso. «Per almeno quattro mesi – riprende Calcia Ros – non si potrà passare sopra nè con le auto, nè con bici o a piedi. Capisco che sarà un disagio importante per alcune attività, ma non si può fare altrimenti. Al momento non è neppure pensabile a una apertura a singhiozzo. L’impresa dovrà lavorare in sicurezza».

I piloni

Anche perchè l’operazione da fare non è delle più semplici. «Stiamo parlando di andare a consolidare i piloni – spiega – con almeno un centinaio di micropali». E Calcia Ros aggiunge: «Diciamo che siamo stati fortunati ad accorgerci del problema. La situazione è davvero seria, lo dimostra anche la cifra stanziata». Proprio durante i lavori in alveo in seguito ai danni che l’alluvione dell’ottobre scorso aveva provocato alle condotte del Cordar, ci si era accorti della situazione critica del ponte.

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