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Retata antidroga in Valsesia: perplesso il popolo dei social
Retata antidroga in Valsesia: dopo i nove arresti della scorsa settimana resta perplesso il popolo dei social. In moti temono che i malviventi vengano rimessi presto in libertà.
Retata antidroga in Valsesia: perplesso il popolo dei social
La notizia dell’operazione che ha portato allo smantellamento di una rete di spaccio di sostanze stupefacenti che toccava Valsesia e Valsessera è stata ampiamente commentata anche sui social media. Tanti gli applausi per le forze dell’ordine, le squadre mobili delle Questure di Vercellli e di Novara. Coordinate dalla Procura di Novara, sono riuscite a condurre a termine un’operazione non facile, come gli stessi poliziotti ammettono, che ha portato all’arresto di nove persone in flagranza di reato, l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due persone e l’applicazione di un obbligo di firma per l’unico incensurato. Chiave della vicenda un giovane marocchino di Quarona, il “Serpente”, ritenuto il principale responsabile dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle due valli.
I commenti sul web
Parecchio lo sdegno: molti i commenti non tanto sulla gravità del reato, quanto sul fatto che molti arrestati sono stranieri: «Rimandiamoli tutti a casa loro…» Ma come sempre c’è anche il timore che la giustizia abbia tempi troppo lunghi, mentre qualcuno ritiene che le pene previste dal sistema giuridico italiano per questo tipo di reati siano troppo leggere. «Tanto tra un mese lo rilasciano, come sempre», è lo sfogo di diversi utenti. Nessuno invece pare cogliere il fatto che se in Valsesia e Valsessera è stata avviata una rete significativa dello spaccio, vuol dire che ci sono le condizioni di mercato. Cioè: parecchia gente che ne fa uso abituale.
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Gianluca
1 Novembre 2018 at 10:25
Siccome hanno commesso un reato , bisogna rendere pubblico i nomi con relative foto e non vengano a parlarmi di privacy .