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Scuola di Prato Sesia vince un concorso e progetta una serra idroponica

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Scuola di Prato Sesia vince l’“Happy green school contest” con il progetto “Idrosnack”.

Scuola di Prato Sesia vince il concorso

Un’idea ecologica e… gustosa: gli studenti di Prato Sesia vogliono coltivare una serra idroponica per produrre frutta e verdura a chilometro zero. Con il progetto “Idrosnack” gli allievi della classe terza, guidati dalla maestra Maria Teresa De Sciscio, hanno sbaragliato la concorrenza dell’ “Happy green school contest”, evento Facebook on line ideato da Giunti editore. Pubblicato sul social dall’associazione “Librì progetti educativi”, il concorso è volto a valorizzare iniziative di sostenibilità ambientale. L’idea della scolaresca è quella di riutilizzare l’acqua piovana per ottenere frutta e verdura da consumare al posto delle merendine confezionate. La serra potrebbe essere montata nel cortile dell’istituto oppure su un terrazzo; ma la maestra De Sciscio ha anche un’alternativa, nel caso non si riuscisse a raccogliere la cifra necessaria in tempi brevi. In attesa di raggiungere la quota necessaria, infatti, la scuola potrebbe sperimentare ugualmente la coltura idroponica nel corridoio, grazie a tavolini appositi, che si possono reperire nei centri specializzati.

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La raccolta fondi

Grazie agli oltre 600 like raccolti e risultando la più votata tra le scuole di tutta Italia, la la classe pratese può contare su un contributo di 500 euro, assegnato dall’azienda Selex, patrocinatrice del contest. Ma per realizzare la serra idroponica servono ulteriori fondi. E così Selex ha aperto una sottoscrizione sulla piattaforma on line GoFundMe, alla quale si può accedere per aiutare la classe a raccogliere la somma, che consentirebbe di acquistare la struttura in Pvc da installare nella scuola. L’obiettivo da raggiungere su GoFundMe è stato fissato a quota 1.235 euro. Tutti possono dare un contributo (si parte da cinque euro) accedendo al link https://gofund.me/9b06afc8. È possibile aderire fino al 10 giugno. La scuola, da parte sua, ha aderito al Piano operativo nazionale, che dovrebbe far ottenere anche un contributo della Comunità europea.
Cosa vogliono coltivare gli studenti? Al primo posto ci sono le fragole e i pomodori.

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