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Valmaggiore decide di ricorrere al giudice

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Potrebbe finire davanti al giudice la questione della Casa delle suore di Valmaggiore, destinata dalla Prefettura a ospitare una quarantina di migranti

Il comitato di Valmaggiore ha deciso di rivolgersi al giudice per contesare l’idoneità della “Casa delle suore” a ospitare i migranti in arrivo. Più che altro, si cerca di sostenere che in quell’edificio sono stati fatti lavori che avrebbero poi indotto la Sovrintendenza a togliere i vincoli di salvaguardia. In altre parole: se si riuscisse a dimostrare che la casa (villa Chiarino) è un edificio patrimonio della cultura, è ovvio che non si potrebbe trasformare in alcunché, men che meno in un centro di ospitalità. 

Per qualche tempo l’arma del vincolo era sembrata vincente, poi si era scoperto che tale vincolo era stato rimosso. «La nostra preoccupazione – sottolineano i referenti del Comitato – è che i vincoli di tutela possano essere stati rimossi sulla scorte di notizie incomplete o errate indicazioni fornite agli enti di tutela».

Prossimamente si dovrebbe tentare la via legale con questo obiettivo. Sottolineando anche che «nell’ambito del servizio di accoglienza per cittadini stranieri, risultano avviati da parte della cooperativa Anteo interventi di manutenzione e adeguamento per l’uso abitativo che incidono significativamente sulle caratteristiche strutturali e architettoniche».

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