Attualità
«Immondizia e oscenità al santuario di Sant’Anna». Lo sfogo di una lettrice
Situazione indecorosa a Borgosesia percorrendo il sentiero verso il luogo di culto.
«Immondizia e oscenità al santuario di Sant’Anna». Lo sfogo di una lettrice. Situazione indecorosa a Borgosesia percorrendo il sentiero verso il luogo di culto.
«Immondizia e oscenità al santuario di Sant’Anna». Lo sfogo di una lettrice
Da una lettrice, riceviamo e pubblichiamo una lettera riguardante una indecorosa situazione che tocca la città di Borgosesia.
«Da tempo desideravo salire il sentiero che da Borgosesia conduce al Santuario della Madonna delle Grazie. Ho provato un certo disappunto appena iniziata la salita di acciottolato molto bella ma molto trascurata. Già alla prima cappella della Via Crucis c’è molta, troppa immondizia: cartacce, avanzi di cibo, ossa, cartone di una pizza e, più avanti abbiamo trovato diverse cacche di cane, alberi caduti e rami in mezzo al passaggio.
All’inizio del sentiero peraltro c’è un cartello con la scritta che è vietato l’accesso ai cani e che ci sono videocamere. Molto dispiaciuta, ho proseguito ancora fiduciosa in attesa di godere delle bellezze artistiche del Santuario ma… era chiuso. La giornata era splendida, fredda e limpida e il fiume Sesia brillava al sole, molto suggestivo ma non altrettanto la città, però a questo eravamo preparati in quanto le abitazioni sono di non antica costruzione.
Le mie considerazioni vogliono essere uno stimolo a fare un po’ di più da parte del Comune o di chi si dovrebbe occupare della manutenzione di un tale ambiente così amato e bellissimo. Una delle cappelle laterali esterne della chiesa é tristemente imbrattata da scritte e immagini che mi hanno fatto pensare a noi cittadini spesso disattenti e maleducati al punto da disegnare oscenità davanti a Maria Maddalena.
Proseguiamo e andiamo a Montrigone dove il nostro entusiasmo si riaccende con la visita all’antico Torchio di legno dove i volontari gentilmente ci permettono una breve visita. Ci dicono inoltre che, poco più avanti, possiamo visitare l’Oratorio di San Grato. Chiesetta non solo bella e suggestiva ma così ben tenuta che è stupefacente di fronte al fatto che rarissimamente troviamo chiese e oratori aperti in Valsesia. Quindi grazie ai volontari e a tutte le persone che hanno a cuore l’arte italiana anche nei suoi aspetti più umili ma per questo ancora più belli».
Fiorella Cingolani Brambilla
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