Cronaca
Roasio, addio a Elva Bertoletto: una vita per la sorella
Con Catterina viveva da anni nella casa di Santa Maria, teatro della disgrazia
Quando uscirà dall’ospedale Catterina Bertoletto non avrà più la sorella Elva al suo fianco. Troppo critiche le condizioni dell’anziana donna, che sabato scorso è stata soccorsa dai vicini di casa e i vigili del fuoco all’interno della sua abitazione di Roasio. Lei è morta poi in ospedale a Biella dopo il ricovero. E dire che Elva Bertoletto tra le due sorelle ottantenni era quella più autonoma. Il funerale si è tenuto venerdì pomeriggio nella chiesa di Santa Maria e dopo la messa la salma è stata accompagnata al cimitero con il corteo di auto.
Catterina ed Elva Bertoletto vivevano insieme da anni nella casa di Santa Maria, una vita semplice. Ogni tanto i vicini le sentivano battibeccare tra loro. La casa in cui vivevano è una di quelle tipiche abitazioni della campagna roasiana, con l’aia davanti. Frazione Santa Maria poi ospita poche famiglie, la maggior parte fuori tutto il giorno per lavoro durante la settimana. Solo sabato i vicini si sono accorti che le due sorelle non avevano ritirato il pane e così hanno provato a contattarle. Le hanno trovate distese a terra e subito sono partiti i soccorsi. «Per tutta la scorsa settimana ho avuto turni di lavoro pieni – racconta la vicina di casa – e tornando a casa solo a sera non ho notato nulla di particolare».
Elva Bertoletto è stata colpita da un’ischemia cerebrale, mentre la sorella Catterina, costretta su una sedia a rotelle, ha tentato di soccorrerla cadendo a sua volta. Sicuramente erano da giorni a terra senza che nessuno potesse aiutarle. Forse hanno provato anche a chiedere aiuto, ma la casa è divisa dal resto della frazione da una aia e nessuno ha sentito i loro lamenti. Avranno cercato di farsi forza sperando che qualcuno prima o poi le trovasse. Sabato Elva Bertoletto era però ormai in stato di incoscienza e la sua situazione clinica era difficile, mentre Catterina era ancora vigile e rimane ricoverata all’ospedale di Biella. Nessuna certezza su quello che sarà il destino di Catterina. Soltanto una cosa appare sicura: viste le sue condizioni di salute e la scomparsa di chi badava a lei, l’anziana donna non è più in grado di vivere da sola. Così le descrivono i vicini: «Brave persone. Ogni tanto tiravano fuori qualche caramella per i bambini della piccola frazione».
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