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Prato Sesia, nella tesi di Elisa il piano per ricostruire la città di Mykolaiv

Nella laurea in urbanistica anche un piano per adattare Rozzano al cambiamento climatico.

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Prato Sesia, nella tesi di Elisa il piano per ricostruire la città di Mykolaiv. Nella laurea in urbanistica anche un piano per adattare Rozzano al cambiamento climatico.

Prato Sesia, nella tesi di Elisa il piano per ricostruire la città di Mykolaiv

Un piano per la ricostruzione della città ucraina di Mykolaiv e un progetto su come “Pianificare la città adattiva al cambiamento climatico”, applicato alla città di Rozzano, in provincia di Milano. Quest’ultimo è l’argomento della tesi da 110 della 24enne pratese Elisa Boraso, che ha concluso il primo ciclo di studi universitari in Urbanistica al Politecnico di Milano.

Elisa si prepara ad affrontare ora il biennio magistrale in lingua inglese, per continuare nello studio che più l’appassiona. Una passione nata da tanto tempo, che Elisa Boraso ha perseguito senza incertezze, fino ad arrivare a lavorare su due progetti di notevole portata, come la tesi e quello per la ricostruzione di una delle città più colpite dell’Ucraina, che è stato pubblicato su importanti riviste del settore.

Riqualificare Rozzano e Mykolaiv

«Per la tesi ho scelto la città di Rozzano, sia perché è un luogo che presenta una grave problematica legata alla criminalità, sia per il suo interessa dal punto di vista ambientale – spiega la neolaureata -. Con il professor Stefano Salata avevo preparato un esame che già prendeva in considerazione il Comune milanese. Mi sono appassionata alle tematica e ho ho voluto approfondirla e riproporla nel mio lavoro finale. Anche per la ricostruzione di Mykolaiv ho collaborato con il professor Salata e con altri tre miei compagni di corso».

«Abbiamo fatto un’analisi ambientale, su dove sono cadute le bombe e realizzato il nostro capitolo, in cui ci siamo occupati della ricostruzione cercando di progettare una città più vivibile, per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. In particolare, per Mykolaiv come per Rozzano, abbiamo creato delle reti verdi, dei corridoi ecologici che possano collegare le diverse parti delle città, e che sono servite come fasi di sviluppo per analisi successive».

Il futuro nell’urbanistica

Il futuro di Elisa Boraso è sempre rivolto alla pianificazione ambientale, per proseguire sulla strada intrapresa con i primi tre anni di studio. «Attualmente sto trascorrendo un mese di studio in un college in Irlanda, per aumentare la mia conoscenza dell’inglese, dato che a febbraio inizierò il corso magistrale in urbanistica orientata all’urban planning e policy design: un corso interamente in lingua inglese» spiega ancora la giovane pratese, che prima di iniziare l’Università ha studiato al liceo artistico di Romagnano.

«Alle superiori avevo preso come indirizzo il design, perché volevo cominciare a studiare un po’ di architettura, dato che fin da piccola volevo fare architettura e, in particolare, desideravo una laurea firmata dal Politecnico di Milano. Quando è stato il momento di scegliere ho poi optato per la facoltà di “Urbanistica: città, ambiente e paesaggio”, che ritengo più vicina alle mie preferenze. Devo sottolineare l’importanza della mia famiglia: i miei genitori che mi hanno sempre sostenuta e appoggiata, mia sorella, i nonni, gli amici più stretti e il professor Salata che mi ha seguita e mi ha permesso di effettuare anche una parte progettuale, che non è abituale in questa fase degli studi».

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