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Varallo, possono tornare sulle loro tombe le statue rubate nel 2011

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Il materiale è stato ritrovato nei giorni scorsi 

Torneranno al cimitero di Varallo le statue e le suppellettili rubate dalle tombe. Sono una trentina gli oggetti che erano stati trafugati dal camposanto cittadino nel 2011 e che sono stati ritrovati per caso nei giorni scorsi nel prato che separa il cimitero dal fiume Sesia. Erano stati abbandonati dai ladri nell’erba e nascosti tra gli arbusti forse con il pensiero di venirli poi a recuperare qualche giorno dopo. Invece sono rimasti lì, praticamente sepolti sotto la vegetazione nel frattempo cresciuta, per sei anni. Finché l’assessore all’ambiente Pamela Negri, che si era accorta di quanto quella zona avesse bisogno di essere ripulita, ha dato incarico agli operatori del Comune di intervenire. E il bottino è venuto alla luce.

 

«Ora il materiale è stato riportato al cimitero – spiega l’assessore – dove può essere visionato da tutti coloro che nel 2011 avevano subito il furto. Occorre rivolgersi all’impresa funebre Lumen che ha in gestione il servizio al camposanto. Qualcuno ha già ritrovato Madonnine, Padre Pio e il lampadario». Quest’ultimo è il pezzo più antico e prezioso della refurtiva: abbelliva una delle tombe che sorgono nella parte più antica del cimitero, la cosiddetta zona monumentale, ricca di vere e proprie opere d’arte. Tra queste anche le colombe che erano state trafugate e che spiccano tra il materiale ritrovato.

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