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Crevacuore, anche il parroco all’inaugurazione della nuova moschea
La comunità musulmana della Valsessera ha inaugurato il luogo di culto e cultura, recuperando l’ex discoteca.
Crevacuore, anche il parroco all’inaugurazione della nuova moschea. La comunità musulmana della Valsessera ha inaugurato il luogo di culto e cultura, recuperando l’ex discoteca.
Crevacuore, anche il parroco all’inaugurazione della nuova moschea
Una moschea aperta a tutti. Sabato all’inaugurazione del nuovo luogo di culto attivato dalla comunità musulmana della Valsessera c’erano i sindaci del territorio, ma anche il parroco don Alberto Albertazzi. E c’erano le insegnanti dell’istituto comprensivo e diverse persone del paese.
Un’inaugurazione che è stata un momento di scambio, di condivisione, di conoscenza delle tradizioni, di accoglienza, di discorsi sulla pace e sulla intercultura. L’ex locale da ballo e poi ristorante è stato interamente ristrutturato dalla comunità musulmana della Valsessera. I locali sono stati adattati all’utilizzo, con spazi dedicati alla preghiera, ma anche alla possibilità di ricavare una biblioteca e uno spazio per i giovani.
Un luogo rinnovato
I dettagli sono curati così come l’accoglienza delle donne nei vestiti tradizionali, dei piatti offerti agli ospiti, dell’atmosfera che i curatori sono riusciti a creare.
«Grazie di cuore – ha detto un giovane della comunità musulmana – a chi ha collaborato alla realizzazione della moschea, che diventerà un centro culturale che unirà tutti noi. Non è solo un luogo di culto, ma si potranno fare diverse attività che uniranno la comunità. Un centro vivace, un punto di riferimento per la coesione sociale e dialogo interculturale. Un modo per promuovere la comprensione reciproca e la solidarietà tra le persone che la frequentano. Siamo entusiasti di poter iniziare questo nuovo capitolo della nostra storia della comunità».
Sono oltre 300 i musulmani che frequentano la moschea Tawhid.
Presenti sindaco e parroco
Parole significative sono arrivate dal primo cittadino Ermanno Raffo: «Questo è un saluto particolare, a cui tengo molto perché si parla di pace. Pace con voi, con tutti noi e ci ricorda altre religioni, perché abbiamo bisogno di pace. Ringrazio chi ha lavorato qui, chi ha ideato il progetto. Per il nostro comune è importante avere questa struttura che è un simbolo di coesione, di comunità di scambio culturale, e questo è molto positivo».
Presente alla cerimonia anche il parroco monsignor Alberto Albertazzi che ha aggiunto: «L’uomo è simile, ma è anche diverso. Simile geneticamente perché tutti nasciamo nella stessa maniera, cominciamo a distinguerci per le lingue, le culture, le tradizioni, le religioni. Ma Dio è uno solo teniamolo presente. Le religioni si differenziano per il culto».
«Che ci sia una possibilità di incontro così ad ampio raggio è una cosa che fa piacere ci aiuta a conoscerci reciprocamente. I cristiani possono apprezzare le positività dell’Islam e viceversa, pur conservando le proprie tradizioni e usanze. E’ una giornata significativa, nel piccolo di Crevacuore e della Valsessera, apre delle prospettive che saranno positive sotto ogni punto di vista, così che si realizzi una comunità di pace».
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Aldo
30 Aprile 2024 at 19:56
integriamo integriamo poi ci integreranno !!!!!rispettare di sicuro ma non deve esserci solo da una parte
Gion
3 Maggio 2024 at 1:01
Cittadini di Crevacuore dovreste disertare le messe e qualsiasi altra funzione ed annullare qualsiasi offerta. Questo sacerdoiman non merita nulla. Egli va emarginato.