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Crevacuore, l’ex discoteca è diventata una moschea: oggi l’apertura

Sarà una sala preghiera, ma anche una biblioteca, uno spazio per lo svago dedicato ai giovani e una scuola.

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Crevacuore, l’ex discoteca è diventata una moschea: oggi l’apertura. Sarà una sala preghiera, ma anche una biblioteca, uno spazio per lo svago dedicato ai giovani e una scuola.

Crevacuore, l’ex discoteca è diventata una moschea: oggi l’apertura

A Crevacuore la moschea Tawhid diventa realtà. Nella giornata di oggi, sabato 27 aprile,  è infatti in programma l’inaugurazione del nuovo luogo di culto. Si tratta dell’edificio sulla circonvallazione che negli anni aveva ospitato un locale da ballo, un pub e ristorante. Un immobile ristrutturato dalla comunità musulmana della Valsessera.

Un anno fa era stata lanciata anche una raccolta fondi che ha portato a una raccolta di circa 7mila euro con oltre 300 donazioni. Ognuno ha donato secondo le proprie disponibilità. I fondi sono servizi per ultimare i lavori.
LEGGI ANCHE: Una moschea a Gattinara: la comunità islamica avvia raccolta di fondi

Una presenza consolidata

Una moschea a Crevacuore è attiva da molti anni e da sempre si propone come punto di incontro per tutta la comunità musulmana della Valsessera. Tra le sue mura è cresciuta un’intera generazione di musulmani. E, come una grande famiglia, la moschea si è presa cura di tutte le esigenze della comunità.

Oltre all’aspetto prettamente di culto, negli anni sono stati attivati più servizi e attività: scuola di arabo e religione, sport, centro estivo, aiuto compiti per bambini, scuola di italiano per donne, concorsi di corano e molto altro.
Obiettivo raggiunto

Un luogo di incontro e di cultura

«La comunità è riuscita a comprare quella che era una discoteca abbandonata per farne un centro islamico vivo e ben inserito nel tessuto sociale – spiegano dalla comunità musulmana -. L’edificio è grande e i nostri sogni ancora di più. Vogliamo trasformare la nuova moschea in un luogo di incontro e scambio, le sue mura accoglieranno la sala preghiera ma anche una biblioteca, uno spazio di svago dedicato ai giovani, una scuola e tanto altro».

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2 Commenti

1 Commento

  1. Pol

    27 Aprile 2024 at 16:31

    ecco .

  2. Ardmando

    28 Aprile 2024 at 9:26

    Preferisco di gran lunga i cinesi. Loro si integrano restando invisibili, non reclamano spazi religiosi, non accampano diritti inesigibili, non si immischiano con la vita politica e sociale, non pretendono riconoscimenti a livello linguistico e religioso. In Italia c’è troppa molle accondiscendenza verso una silenziosa conquista da parte dell’Islam che non conosce ne tolleranza ne diritti umani. Ricordatevi di ciò che scrisse Oriana Fallaci e meditate.

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